Notizie Notizie Mondo M&A: mercato passa al setaccio operazione Axa-XL Group. Axa giù dell’8% a Parigi  

M&A: mercato passa al setaccio operazione Axa-XL Group. Axa giù dell’8% a Parigi  

5 Marzo 2018 12:22

 

La settimana prende il via con un’operazione di Merger & Acquisition (M&A) nel settore assicurativo. Protagoniste la francese Axa che comprerà la statunitense XL Group, uno dei leader mondiali dell’assicurazione danni per le imprese e della riassicurazione, beneficiando di una forte presenza in America del Nord, Europa, sul mercato dei Lloyd’s e nella regione Asia-Pacifico. Una notizia che letteralmente trascinando al ribasso Axa in Borsa: il titolo del gruppo assicurativo transalpino è il peggiore del Cac40, con un ribasso di oltre l’8% sotto quota 23 euro ad azione.

I termini dell’operazione
Il colosso francese delle assicurazioni ha messo sul piatto una cifra pari a 15,3 miliardi di dollari (ossia 12,4 miliardi di euro). Nel dettaglio, in base ai termini dell’accordo, gli azionisti di XL Group riceveranno 57,60 dollari per azione. Si tratta di un premio del 33% rispetto al prezzo di chiusura del gruppo americano dello scorso 2 marzo. L’operazione, si legge in una nota di Axa, ha ricevuto il via libera all’unanimità dai consigli di amministrazione di entrambi i gruppi. Il closing è atteso nel secondo semestre del 2018, una volta ricevuto il via libera da parte delle autorità competenti. “Questa operazione rappresenta un’opportunità strategica unica che consente ad Axa di far evolvere il proprio profilo di attività, di un’azienda principalmente presente nel ramo Vita, risparmio e previdenza, verso un attore che ha nell’assicurazione danni il suo mestiere principale”. Questo il commento di Thomas Buberl, amministratore delegato del gruppo Axa. Una volta completata la transazione, la nuova entità verrà guidata da Greg Hendrick, attuale presidente e chief operating officer di XL Group.

Fondato nel 1986, il gruppo XL rappresenta uno dei leader globali nell’assicurazione danni per le imprese che conta 7.400 dipendenti nel mondo. Il 2017 è stato archiviato con una raccolta premi di 15 miliardi di dollari. “Questa operazione s’inscrive perfettamente nella strategia Ambition 2020 di Axa”, afferma il gruppo precisando che questo deal “sosterrà Axa, proiettandola verso la leadership nel mercato mondiale dell’assicurazione danni per le imprese, con un fatturato di 30 miliardi di euro (prendendo in considerazione i dati 2016) e di quasi 48 miliardi per l’intera attività danni del gruppo”.

M&A: tech protagonista nel 2018

Più in generale, quali scenari potrebbero aprirsi in tema di M&A nel corso del 2018? Quali settori potrebbero essere più “vivaci” di altri? Secondo l’outlook “European Tech M&A” firmato da Kai Korschelt, managing director e responsabile dell’equity research di Klecha & Co, il 2018 sarà un anno eccezionale nel tech per l’M&A che sarà trainato dal private equity e dal consolidamento in atto nel settore dei servizi IT e software.

La premessa è che in un contesto globale di generale crescita economica con indicatori macro, attesi stabilmente positivi, il settore tech registrerà una crescita superiore a quella di altri comparti. “Non solo dal punto di vista delle performance economiche, ma anche azionarie. Basti considerare che negli ultimi 5 anni l’indice STOXX EU600 – Technology ha registrato performance costantemente superiori all’indice STOXX EU600″, sottolinea Kai Korschelt, aggiuggendo che “dal punto di vista economico, le aziende del settore tenderanno a beneficiare dei crescenti investimenti in tecnologia”.

Stando all’analisi dell’esperto di Klecha & Co, “se da un lato i big del settore sono impegnati in un processo di consolidamento, dall’altro le piccole società del tech possono essere target di possibili acquisizioni che ne sosterrebbero l’ulteriore sviluppo”. Per queste ultime, secondo il report, la migliore strategia di posizionamento sul mercato sarebbe quella di sviluppare competenze verticali e piattaforme tecnologiche specifiche e avere relazioni significative con pochi grandi clienti che garantirebbero maggior visibilità ed efficienza nella gestione.
Dall’analisi emerge infine che il principale ambito tech in cui si concentrerà l’attività di M&A, sia da parte degli operatori del settore sia da parte del private equity, è quello dei software. Le aziende di tale specifico comparto registreranno una crescita trainata dalla digitalizzazione in generale e dalla richiesta di applicazioni in ambiti quali cybersecurity, automazione, analytics, regolazione, marketing multicanale e Internet of Things (IoT).