Lusso europeo protagonista in Europa: Kering e Moncler volano, attenuati timori su scontri Hong Kong
Il settore del lusso protagonista sui mercati europei. Merito delle indicazioni che sono arrivate dai numeri trimestrali dalla francese Kering ma anche dall’italiana Moncler che stanno mettendo a segno nelle rispettive Piazze finanziarie forti rialzi. I numeri del terzo trimestre delle società del lusso europee erano molto attesi dal mercato per cercare di capire e misurare i potenziali impatti delle proteste a Honk Kong.
Kering e la sorpresa Gucci
Dopo i positivi numeri sulle vendite trimestrali di Lvmh a inizio ottobre, anche Kering ha annunciato di avere chiuso il terzo trimestre dell’anno con ricavi pari a 3,88 miliardi di euro, in rialzo del 14% (+11,6% su base comparabile), battendo anche i 3,84 miliardi stimati dagli analisti. Tra i suoi marchi, Gucci è stato tra i migliori registrando un aumento del fatturato su base comparabile del 10,7% a 2,37 miliardi. Una sorpresa per il mercato che indicava per il brand vendite per 2,33 miliardi con una crescita prevista dell’8,9%.
Numeri che hanno anche la forza di attenuare all’intero settore del lusso i timori degli analisti legati alle tensioni a Hong Kong, uno dei principali mercati per questo comparto. Sulla Borsa di Parigi il titolo del big del lusso, che conta tra i suoi marchi anche Gucci e Bottega Veneta, segna un balzo di quasi 9 punti percentuali a (+8,7%) muovendosi in area 513,9 euro.
“Il newsflow del terzo trimestre e la migliore visibilità sul quarto rassicurano sulla normalizzazione di Gucci e supportano anche le stime 2020 (organico +9% con Gucci +8%)”, scrive Paola Carboni, analista di Equita, che conferma la raccomandazione di acquisto (rating buy) su Kering, con il target price in leggera salita dell’1% a 610 euro. Anche gli esperti di Credit Suisse, analizzando i conti di Kering, si soffermano sulle performance di Gucci e parlano di un “trimestre molto rassicurante” per il marchio toscano. Credit Suisse ha inoltre rivisto al rialzo il target price di Kering a 540 euro da 525 euro, confermando la raccomandazione a neutral.
Moncler regina del Ftse Mib
Moncler primeggia sul Ftse Mib e contagia anche Salvatore Ferragamo dopo i numeri sulle vendite e le rassicurazioni di Ruffini sul fronte cinese. Il titolo che staziona in vetta al listino principale sta avanzando di circa il 7,8% a 35 euro (massimi intraday a 35,14 euro).
Per Moncler i primi nove mesi dell’anno sono stati chiusi con una crescita a doppia cifra dei ricavi nonostante gli scontri a Hong Kong, che ha condizionato la performance in questo importante mercato. Nel dettaglio, i ricavi sono saliti del 14% a 995,3 milioni (+12% a tassi di cambio costanti), facendo meglio dei 990 milioni stimati dagli analisti (consensus Reuters). Il fatturato in Asia ha continuato a guidare la crescita, registrando un +15%, grazie al contributo di Giappone, Cina e Corea e nonostante i risultati negativi di Hong Kong. In Italia le vendite sono salite del 6% nei primi nove mesi e del 4% nel solo terzo trimestre.
“Siamo tutti consapevoli che abbiamo davanti a noi un periodo di maggiore incertezza e volatilità”, dichiara Remo Ruffini, presidente e amministratore delegato di Moncler, rimarcando, però, che “è nostro dovere continuare a rafforzare la capacità del gruppo di essere agile e reattivo”. “Abbiamo davanti a noi – prosegue il manager – mesi interessanti e sono convinto che Moncler saprà affrontarli con tenacia e uscendone ulteriolmente rafforzata”.
Soffermandosi sui risultati di Moncler, Equita scrive: “Fatturato del terzo trimestre in linea (425 milioni rispetto al consensus a 423 milioni) ma qualità e outlook rassicuranti”. “Sebbene la situazione a Hong Kong non mostri segnali di miglioramento, nel complesso la società ci è apparsa meno preoccupata rispetto al messaggio trasmesso da Ruffini a metà settembre”, sottolinea la sim aggiungendo che “pur sottoperformando recentemente i megabrands nel contesto attuale, Moncler rimane tra i winners nel settore e con prospettive di crescita visibili”.