Notizie Notizie Italia Intesa Sanpaolo: cosa aspettarsi dai conti, focus su utile e derisking

Intesa Sanpaolo: cosa aspettarsi dai conti, focus su utile e derisking

31 Luglio 2019 09:00

Giornata ricca di trimestrali in Italia, con in primo piano quelli delle big Intesa Sanpaolo e FCA. A metà giornata la maggiore banca italiana per capitalizzazione in Borsa diffonderà i numeri del secondo trimestre 2019 e poi alle 15:00 il ceo Carlo Messina si confronterà con gli analisti. Focus sulle performance a livello di utili, ratio patrimoniali ma anche possibili novità sul fronte derisking. Oggi infatti potrebbe arrivare il via libera alla cessione a Prelios di inadempienze probabili per circa 10 miliardi di euro, mossa già preannunciata nei mesi scorsi da Carlo Messina come una delle priorità per il 2019.

Utile visto poco sopra i 900 milioni 
Il consensus degli analisti stilato da Bloomberg vede l’utile netto trimestrale di Intesa a 908 mln (range stime da 885 a 950 mln), in calo dai 927 mln del 2° trim 2018. I ricavi sono visti invece a 4,31 mld; accontonamenti per perdite su prestiti a 566 mln.

Il primo trimestre 2019 aveva visto l’utile netto attestarsi a 1,050 miliardi di euro, con margine di intermediazione di 1,756 miliardi, costi operativi per 2,204 miliardi.

La banca ha come obiettivo quello di riportare sull’intero 2019 un utile in crescita rispetto agli oltre 4 miliardi di euro di profitti riportati nel 2018 sotto la spinta della crescita dei ricavi, la riduzione dei costi operativi e un’ulteriore diminuzione del costo del rischio.

Capitolo derisking
Sul fronte derisking, Intesa Sanpaolo ha firmato nei mesi scorsi un accordo non vincolante con Prelios, cui ha concesso un periodo di negoziazione esclusiva per la possibile costituzione di una partnership strategica finalizzata all’ottimizzazione della gestione delle posizioni UTP. Stando a quanto riportato ieri da Repubblica, l’annuncio sugli UTP potrebbe arrivare quindi oggi e Intesa Sanpaolo affiderà per 10 miliardi di euro di valore lordo a Prelios, 3 in cessione e 7 da gestire con un contratto decennale. 

Carlo Messina ha rimarcato che per la banca l’operazione non impatterà sulla redditività. A fine marzo 2019 gli Utp del gruppo Intesa risultavano pari a 14 miliardi, coperti al 33% circa, quindi con un valore contabile di 67 su 100. La cessione permetterebbe alla banca di raggiungere in largo anticipo l’obiettivo di qualità creditizia del piano 2018-2021.