Notizie Notizie Italia I titoli del giorno a Piazza Affari: Unipol sale, oil in recupero

I titoli del giorno a Piazza Affari: Unipol sale, oil in recupero

5 Maggio 2025 16:08

Seduta a due velocità per Piazza Affari. Dopo un avvio debole, l’indice Ftse Mib ha recuperato terreno e ora viaggia in territorio positivo (pur con rialzi contenuti). Lo scenario è dominato in avvio d’ottava dall’attesa per la riunione della Federal Reserve (Fed), con le decisioni previste mercoledì prossimo. Per Piazza Affari si è aperta anche una settimana importante dal punto di vista societario, con le numerose trimestrali in calendario nel corso dell’ottava. Occhi puntati soprattutto sul comparto bancario, con i numeri del primo trimestre di Intesa Sanpaolo in uscita domani.

Tra le migliori del listino c’è Unipol che avanza di quasi il 2%, tallonata dalla coppia Mediobanca-Generali.

Banche tra trimestrali e risiko

Comparto bancario in primo piano sulla Borsa di Milano, con un mix di notizie sul tema del risiko bancario ma soprattutto dal fronte delle trimestrali. Ad aprire ufficialmente le danze domani Intesa Sanpaolo, con i risultati finanziari attesi in tarda mattinata. Il giorno successivo in evidenza quelli di BPER e Banco BPM. L’8 maggio sono in calendario i numeri di MPS e Banca Mediolanum. A chiudere poi l’ottava quelli di Mediobanca e Banca Generali (le ultime a fare notizia nel risiko bancario, con l’Ops lanciata da piazzetta Cuccia sulla banca guidata da Mossa).

Eni e le big oil recuperano terreno

Recuperano terreno i petroliferi dopo i cali visti in avvio in scia all’annuncio dell’Opec+ sull’aumento della produzione a giugno (secondo mese consecutivo di rialzi).

“La decisione è parzialmente inaspettata dal mercato e potrebbe rappresentare un segnale della volontà di cambio di politica del cartello e in particolare dell’Arabia Saudita, relativamente al sostegno dei prezzi a favore del ripristino del rispetto delle quote di produzione – in particolare di paesi come Kazakstan e Iraq”, commentano da Equita Sim che guardano poi alle prospettive delle quotazioni del Brent. “La nostra ipotesi di Brent medio da qui a fine anno è pari a 68 dollari al barile, abbastanza allineata se non di poco superiore con le stime di mercato, ma potenzialmente ancora soggetta a ulteriori discese – segnalano gli analisti -. Continuiamo a ritenere che l’attuazione dei tagli compensativi degli “scartellamenti” nei prossimi mesi sia diventata essenziale per mantenere l’equilibrio tra domanda e offerta di greggio e stabilizzare il prezzo del Brent. Nel settore preferiamo società che hanno un bilancio solido come Eni, Tenaris e Maire e che possono prendere misure compensative come ha fatto Eni in primo trimestre 2025“.

Infine, sul mercato si guarda anche alle indiscrezioni di Bloomberg, secondo le quali la britannica sta valutando con i suoi consulenti una potenziale acquisizione di BP, soppesando i meriti di un’acquisizione.