I titoli del giorno a Piazza Affari: Mps guida i rialzi, Leonardo resta sotto la lente

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Ancora una seduta positiva per Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che viaggia saldo sopra quota 39mila punti, in una giornata dominata dall’attesa per le decisioni e gli annunci in arrivo stasera dalla Federal Reserve (Fed). Se sul fronte tassi non sono attese sorprese, con i tassi attesi nel range compreso tra 4,25%-4,5%, gli investitori si concentrano sulle nuove proiezioni economiche, sui dot plot (ovvero il grafico a punti che viene diffuso con cadenza trimestrale e che riassume le stime degli esponenti del Fomc sul livello dei tassi di interesse futuri) e sulle parole del presidente Jerome Powell.
Se si guarda all’Europa, sotto la lente il voto al Bundestag tedesco della riforma del “freno del debito”, con il via libera al piano di spesa che consentirà di finanziare l’aumento della spesa per la difesa e le infrastrutture. Si guarda anche alla geopolitica dopo la telefonata tra Trump e Putin e si attende anche il vertice di domani dei leader Ue chiamati a discutere la spesa per la difesa e il tema Ucraina.
Un contesto che resta incerto vede l’oro continuare a correre e mantenersi sopra la soglia dei 3mila dollari l’oncia.
A Piazza Affari, l’indice Ftse Mib sale dello, con Mps che è la migliore del listino con un rialzo di quasi il 3%. Nelle retrovie ci sono Campari, Generali e Tim con moderati ribassi.
Mps prende la vetta
Seduta positiva per i finanziari sul Ftse Mib, con due titoli che si posizionano in vetta al listino milanese: Mps e Mediobanca. Il mercato soppesa le ultime dichiarazioni del ceo di Piazzetta Cuccia, Alberto Nagel, che ha sottolineato ancora una volta la ferma opposizione all’offerta firmata da Siena. In particolare, Nagel ritiene l’offerta di Mps non positiva per i soci di entrambe le realtà coinvolte in quanto in grado di generare una diluizione a doppia cifra in termini di utile per azione che di rapporto tra utili distribuiti e numero di azioni Montepaschi, a cui si aggiunge il fatto che le mancate sinergie non siano compensate dal taglio dei costi.
Intanto ieri il consiglio di amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena ha deliberato di integrare l’elenco delle materie all’ordine del giorno dell’assemblea della banca, già convocata in sede straordinaria per il giorno 17 aprile 2025, in unica convocazione (ordinaria e straordinaria). Tra i punti all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio di esercizio 2024 della capogruppo e la destinazione dell’utile di esercizio e distribuzione agli azionisti del dividendo, ma anche la delega per l’aumento di capitale al servizio dell’offerta pubblica di scambio su Mediobanca.
Leonardo, Morgan Stanley alza target price a 60 euro
Ancora un’intonazione positiva per Leonardo in Borsa, nonostante stia limando i guadagni. Il titolo avanza ora solo dello 0,10% e viaggia sotto i 48 euro (massimo intraday a 49,60 euro), portando così il rialzo da inizio anno a +86% (miglior titolo del Ftse Mib ytd). Il mercato guarda a un report dal titolo “A Pathway To A €100 Share price” di Morgan Stanley, con gli analisti che hanno rivisto al rialzo il target price che balza da 35 a 60 euro.
“Le azioni Leonardo potrebbero raddoppiare nei prossimi tre anni, spinte dal crescita e dal miglioramento dei margini derivanti da una maggiore spesa per la difesa europea”, segnalano gli esperti della banca d’affari Usa che mantengono la raccomandazione overweight.