Notizie Notizie Italia I titoli del giorno a Piazza Affari: banche incerte, bene Leonardo

I titoli del giorno a Piazza Affari: banche incerte, bene Leonardo

3 Giugno 2025 14:27

Listini europei cauti nella seconda seduta del mese di giugno, con Piazza Affari che si muove sotto la linea della parità. Sono tornate in primo piano le tensioni commerciali dopo che Donald Trump ha annunciato venerdì scorso il raddoppio dei dazi Usa sull’import di alluminio e acciaio a partire da domani mercoledì 4 giugno. E proprio per il clima di incertezza causato dalla questione tariffe, l’Ocse ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita globale.

Il tutto mentre si attende la riunione della Banca centrale europea (Bce) in calendario il 5 giugno, con gli investitori che scontano un nuovo taglio dei tassi. Il Consiglio direttivo dovrebbe annunciare un taglio dei tassi di 25 punti base, con gli investitori concentrati sull’aggiornamento delle previsioni economiche da parte della Bce. “Ci aspettiamo che la proiezione tecnica della Bce per il 2025 resti invariata allo 0,9%, una revisione al ribasso dall’1,2% allo 0,9% per il 2026 e un aumento di 0,1 punti percentuali per il 2027, favorito da una politica fiscale più espansiva in Germania”, segnalano da Goldman Sachs.

Sul fronte macro, infine, oggi è arrivato il dato preliminare di maggio dell’inflazione dell’eurozona che spiana ulteriormente la strada per un taglio del costo del denaro. Il dato preliminare di maggio pubblicato dall’Eurostat mostra un aumento dell’1,9% rispetto a un anno fa, in calo dal 2,2% di aprile e al di sotto della stima mediana del 2% del consensus Bloomberg.

Tornando a Piazza Affari, l’indice Ftse Mib si muove in lieve calo e sotto la soglia dei 40mila punti. Sotto pressione le banche, con Mediobanca che è la peggiore del listino. Sul fronte opposto, quello dei rialzi, ci sono Leonardo e Prysmian.

Banche incerte, Mediobanca è sul fondo

Seduta incerta per le principali banche di Piazza Affari. La peggiore del listino è Mediobanca che indietreggia del 3,2%. Per il gruppo bancario guidato da Nagel da cerchiare in rosso sul calendario, il 16 giugno giorno in cui si riunisce l’assemblea per approvare l’offerta pubblica di scambio su Banca Generali lanciata a fine aprile. Mediobanca ha, infatti, annunciato di voler acquisire la banca guidata da Mossa con un’offerta da 6,3 miliardi di euro. L’operazione prevede sinergie stimate in 300 milioni di euro, con una quota del 50% derivante da riduzione dei costi, il 28% da maggiori ricavi e il 22% da miglioramenti nel funding.

Tra le big del comparto, debolezza per Banca Popolare di Sondrio, Intesa Sanpaolo e UniCredit.

Tra i finanziari perde terreno anche Poste Italiane che ha incassato la bocciatura di Morgan Stanley. Gli analisti della banca d’affari Usa hanno tagliato il rating sul titolo del gruppo guidato da Del Fante a ‘equal-weight’ dal precedente ‘overweight’, ma hanno alzato al tempo stesso il target price a 20 euro da 15,20.

Leonardo in vetta

Tra le migliori del listino, con un rialzo dell’1,1% c’è Leonardo. Il primo ministro britannico Starmer ha dichiarato di voler “ripristinare la capacità di combattimento” delle forze armate portando la spesa militare sul Pil al 3% nella prossima legislatura, ma senza indicare un preciso orizzonte temporale. “Leonardo può beneficiare di questo trend, dato che genera in UK il 12% del fatturato ed è da considerare un local player sia per la divisione elicotteri che per la difesa”, commentano gli analisti di Equita secondo i quali resta comunque da chiarire la tempistica di questo extra budget.