Ftse Mib, i migliori e peggiori di settembre: crolla Stellantis, salgono Unipol e Cucinelli
Nonostante un avvio incerto e la stagionalità storica, il mese di settembre si chiude all’insegna degli acquisti per i principali listini globali. Fatte alcune eccezioni, come Piazza Affari che si appresta a chiudere il mese con un saldo in lieve ribasso.
La correzione registrata a inizio mese, con il forte calo dei big tech Usa tra cui Nvidia e alcuni deboli dati come l’indice Ism Usa, è stata messa da parte e i mercati si sono concentrati sulle mosse delle banche centrali che sono state le protagoniste del mese.
Prima la Banca centrale europea (Bce) con l’atteso taglio di 25 punti base, poi la Federal Reserve (Fed) che ha iniziato il suo ciclo con un taglio jumbo, come l’hanno definito i mercati, di 50 punti base. Ora i mercati sono già posizionati sui prossimi meeting, con le scommesse in aumento di un uno taglio del costo del denaro da parte della Bce anche ad ottobre (prima le attese erano di uno stop ad ottobre e un taglio a dicembre) dopo i deboli indici Pmi e l’Ifo tedesco che è nuovamente peggiorato.
Un mese che, soprattutto nelle sedute finali, ha visto in primo piano gli annunci in arrivo dalla Cina che ha annunciato nuove misure di stimolo per rilanciare l’economia. Con effetti anche su alcuni settori europei, come quello del lusso.
Osservando le performance delle Piazze globali, segni positivi per Wall Street con l’S&P500 e il Nasdaq che hanno registrato un saldo mensile intorno al 2%. Segno positivo in Europa per l’Euro Stoxx 50 (+1%), ma anche per l’Ibex35 (+4,4%), il Dax (+2,4) e il Cac40 (+0,1%).
Tra i pochi segni meno quello dell’indice Ftse Mib che ha evidenziato una performance leggermente negativa dello 0,5%, mantenendosi sopra i 34mila punti riagganciati nel corso del mese.
Vediamo quali sono i titoli che hanno reso di più e di meno nell’ultimo mese (i dati sono aggiornati al 30 settembre, ore 17:15).
Piazza Affari, le migliori del Ftse Mib a settembre
Classifica | Migliori 5 | Var% 1 mese |
1 | UNIPOL | 11,0% |
2 | BRUNELLO CUCINELLI | 8,7% |
3 | TENARIS | 7,4% |
4 | ITALGAS | 6,6% |
5 | UNICREDIT | 6,1% |
Tra le migliori del mese di settembre Unipol, Brunello Cucinelli e Tenaris.
Da citare tra le storie del mese c’è senza dubbio UniCredit, sesto miglior titolo del mese del Ftse Mib, che ha acceso i motori per il risiko bancario in Europa. Proprio a settembre sono arrivati i primi annunci del gruppo guidato da Orcel su CommerzBank: il primo passo è stato l’acquisto di una quota del 9% della banca tedesca, il secondo (arrivato lo scorso 23 settembre) vede UniCredit incrementare la sua partecipazione nell’istituto teutonico al 21% con la sottoscrizione di strumenti finanziari aventi oggetto una quota pari all’11,5% che va a sommarsi al 9% comunicato in prima battuta. Non solo, la banca italiana ha presentato alla Bce l’istanza per salire fino al 29,9%.
I peggiori dell’ultimo mese
Classifica | Peggiori 5 | Var% 1 mese |
1 | STELLANTIS | -18,0% |
2 | LEONARDO | -12,8% |
3 | AMPLIFON | -10,7% |
4 | CAMPARI | -8,8% |
5 | STMICROELECTRONICS | -7,3% |
Sul fronte delle vendite, il “podio dei titoli peggiori del Ftse Mib” di settembre vede in pole Stellantis, seguita da Leonardo e Amplifon. Per il gruppo dell’auto il mese di settembre è stato puntellato da diverse notizie, tra cui l’ultima annunciata proprio oggi della revisione al ribasso della guidance 2024 che ha mandato al tappeto il titolo in Borsa. Nel corso del mese che si sta per concludere avevano tenuto anche banco i rumors poi confermati dal gruppo che vedono Stellantis aprire il capitolo della selezione del ceo, con il mandato di Carlos Tavares in scadenza nel 2026.
Anche Campari manda in archivio settembre in rosso. Dopo pochi mesi dal suo insediamento, lo scorso 18 settembre il big del beverage ha comunicato al mercato che il chief executive officer Matteo Fantacchiotti ha dato le dimissioni da ceo e da membro del cda, con effetto immediato. Il board ha nominato Paolo Marchesini (chief financial and operating officer) e Fabio Di Fede (general counsel and business development officer) come interim co-CEO e membri esecutivi di un Comitato per la transizione della leadership, che sarà presieduto da Bob Kunze-Concewitz (amministratore non esecutivo). Comitato che, insieme al comitato remunerazione e nomine, sarà anche responsabile per l’identificazione del nuovo ceo.
Il titolo Campari nel giorno dell’annuncio dell’addio del ceo ha terminato gli scambi in flessione di oltre il 7%.