Notizie Indici e quotazioni Coronavirus stronca il mercato toro a Wall Street. Azionario globale sotto doppio shock ma speranza per BTP

Coronavirus stronca il mercato toro a Wall Street. Azionario globale sotto doppio shock ma speranza per BTP

12 Marzo 2020 10:55

Alla fine, il coronavirus è riuscito a fare quello che anni di avvertimenti vari su bolle speculative non erano riusciti a fare: far ritornare il mercato orso a Wall Street. Porre fine agli 11 anni di mercato toro, almeno per l’indice Dow Jones.

Con il pesante crollo di quasi 1500 punti della vigilia, il listino è affondato a un valore inferiore di più del 20% rispetto al valore di chiusura record che era stato testato appena il mese scorso.

Stop così al mercato toro iniziato nel 2009, nel bel mezzo della crisi finanziaria che stava spaventando il mondo.

“Possiamo vedere il panico sui mercati azionari – ha commentato Jerry Braakman, responsabile della divisione investimenti presso First American Trust – Il grande punto interrogativo, per molta gente, è il seguente: abbiamo toccato il fondo? Credo che siamo solo a metà strada”.

Le perdite si sono intensificate dopo che il World Health Organization, Organizzazione mondiale della Sanità, ha definito il coronavirus una pandemia globale. In tutto il mondo il numero delle persone infettate dal virus è salito oltre quota 100.000, secondo i dati della Johns Hopkins University.

Negli Stati Uniti, sono stati confermati più di 1000 casi, ma c’è chi paventa scenari da incubo, ipotizzando addirittura il rischio di 150 milioni di casi.

“I mercati sembrano delusi dal fatto che la Casa Bianca non abbia fornito dettagli sulla risposta fiscale che intende dare al coronavirus – ha fatto notare inoltre Brain Gardner, analista di KBW – Siamo ancora agli inizi e le autorità continuano a valutare diverse opzioni, mentre proseguono i negoziati tra Repubblicani e Democratici e tra il Congresso e l’amministrazione (Trump)”.

Trump ha piuttosto ordinato la sospensione dei viaggi dall’Europa agli Stati Uniti, fattore che sta facendo crollare l’azionario europeo al valore più basso in più di tre anni. Il riferimento è al trend dello Stoxx Europe 600, che è sceso al minimo dal luglio del 2016.

AZIONARIO SOTTO DOPPIO SHOCK, OUTLOOK DI UBS. LA NOTA POSITIVA SUI BTP

In questa situazione di panico, gli analisti di UBS hanno rivisto il proprio scenario di base, stimando ora “una crescita del Pil globale, nel 2020, pari solo a +2,3%, rispetto a una crescita di lungo termine pari a +3,5%-4% stimata prima che si affacciassero le preoccupazioni sul COVID-19 e pari a +2,8% prima della frattura interna all’alleanza Opec + (che comprende i paesi Opec e non Opec)”. Gli esperti, stando a quanto emerge dal report, si riferiscono alle tensioni esplose la scorsa settimana tra l’Opec da un lato e i paesi non Opec guidati dalla Russia, dall’altro, sulla necessità di tagliare l’offerta di petrolio. Una frattura che ha fatto capitolare i prezzi del petrolio di oltre -30% in una sola seduta.

Un veloce “doppio shock” per l’azionario – si legge nell’analisi di UBS – accompagnato dal calo delle aspettative di crescita in otto settimane più forte dai tempi della crisi finanziaria globale del 2008“.

Cosa potrebbe fare a questo punto l’azionario globale? UBS paventa un calo tra il 5% e il 20%, in uno scenario di pandemia, quale è quello confermato dall’OMS qualche ora fa.

“Se si riuscisse a contenere il virus, l’azionario globale dovrebbe testare nuovi massimi, sulla scia di nuovi stimoli, entro la fine del 2020. Probabilmente il Nord Asia e gli Stati Uniti guideranno i rialzi, mentre l’Europa e i mercati emergenti rimarranno indietro”.

Riguardo al forex, se la pandemia dovesse persistere, allora “le aspettative di una debolezza prolungata della crescita potrebbero vedere l’euro rallentare di nuovo, così come diverse valute dei mercati emergenti potrebbero attraversare fasi di stress”.

E’ vero che le valute emergenti sono “convenienti” si legge nel report, ma l’esposizione di alcuni paesi emergenti ai prezzi delle commodities potrebbe alla fine portarle a scendere ancora. Speranza invece per l’Italia, visto che secondo gli analisti di UBS i BTP potrebbero beneficiare degli interventi che il governo Conte sta mettendo in atto per fronteggiare l’emergenza COVID-19.