Borse europee senza direzione, riflettori su Powell

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I listini azionari europei chiudono in prossimità dei massimi di giornata, in recupero rispetto all’apertura negativa di stamani. Il clima resta sempre appesantito dalle tensioni commerciali, in particolare fra Usa e Cina, anche se Pechino ha aperto uno spiraglio alle trattative. Nel frattempo, a Wall Street, Nvidia perde quasi il 7% e trascina al ribasso il comparto tecnologico, dopo le ultime restrizioni statunitensi alle esportazioni di chip verso la Cina.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 16 aprile 2025
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 termina in calo dello 0,1%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia gli scambi a 36.067 punti (+0,62%).
Variazioni contenute per il Dax tedesco (+0,3%), l’Ibex35 spagnolo (+0,5%) e per il Cac40 francese (-0,1%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, gli acquisti premiano Campari, Inwit, Snam.
Tra le peggiori del listino invece Buzzi, Iveco Group, Leonardo e Interpump.
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Obbligazioni e Spread Btp/Bund
Acquisti sull’obbligazionario, con lo Spread Btp/Bund poco mosso sotto i 120 bp. Il rendimento del decennale tedesco è al 2,5% e il Btp al 3,69%.
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Forex, Commodity e Cripto
Sul forex, il cambio euro/dollaro si muove in area 1,137 e il dollaro/yen intorno a quota 142,7.
Tra le materie prime, il petrolio Brent recupera terreno e sale a 65,7 dollari al barile, complice la battuta d’arresto nei colloqui sul nucleare tra Stati Uniti e Iran.
L’oro continua la sua corsa da record e sale a 3.310 dollari l’oncia.
Fra le criptovalute, Bitcoin si riporta a ridosso degli 85.000 dollari.
I temi di oggi: dati macro, Powell e WTO
Tra i dati macro di oggi si segnalano il Pil cinese del primo trimestre, in crescita del 5,4% rispetto al 5,2% indicato dagli analisti, e la produzione industriale che è salita sempre a marzo del 6,5% su base annua contro il precedente +5,9%. Negli Usa, le vendite al dettaglio sono aumentate dell’1,4% a marzo, mentre la produzione manifatturiera è salita dello 0,3% e del 5,1% nel primo trimestre.
Lato banche centrale, si attende il discorso di Powell, che potrebbe fornire indicazioni su un eventuale intervento della Fed a sostegno del mercato obbligazionario, mentre la Banca centrale canadese ha lasciato i tassi invariati al 2,75%.
Intanto, la WTO ha abbassato drasticamente le sue previsioni sul commercio mondiale a causa degli aumenti dei dazi USA e delle crescenti incertezze globali. Ora prevede una flessione dello 0,2% quest’anno, o dell’1,5% nello scenario peggiore.