Borse europee positive post Fed, domina stagione utili a Piazza Affari

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Partenza positiva per le principali Borse europee, Piazza Affari compresa. Archiviata ieri la riunione della Fed, con i tassi fermi, i listini del Vecchio continente continuano a guardare alla stagione delle trimestrali che continua ad offrire interessanti spunti. Ricco anche oggi il calendario delle trimestrali a Piazza Affari: prima dell’avvio sono arrivati i numeri di Bper e Nexi e sono attesi in giornata quelli di Leonardo, Enel, Poste e Snam.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 8 maggio 2025
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 viaggia in rialzo dello 0,7%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib cede lo 0,43% a 38.500 punti.
Partenza positiva anche per il Dax tedesco (+0,77%) e per il Cac40 francese (+0,47%) mentre l’Ibex35 spagnolo (-0,26%)
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari tra i migliori Bper Banca nel giorno dei conti, ma anche Popolare di Sondrio e Buzzi.
In coda al listino Telecom Italia, Enel e Amplifon.
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Obbligazioni e Spread Btp/Bund
Sull’obbligazionario, lo Spread Btp/Bund a 106 bp, con il rendimento del decennale tedesco al 2,48% e il Btp in calo al 3,54%.
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Forex, Commodity e Cripto
Sul forex, il cambio euro/dollaro arretra e si porta sotto la soglia di 1,13.
Tra le materie prime, il petrolio Brent è in lieve rialzo e viaggia sopra i 61 dollari al barile.
L’oro è in area 3.340 dollari l’oncia.
Fra le criptovalute, Bitcoin sempre più vicino alla soglia dei 100mila dollari.
Gli appuntamenti chiave della giornata
Tra i dati in evidenza oggi la produzione industriale tedesca per il mese di marzo che è migliorata ed è stata superiore delle attese (+3% m/m dal -1,3% della passata lettura).
Per le banche centrali, in evidenza oggi il meeting della Bank of England (BoE) che dovrebbe tagliare i tassi di 25 punti base al 4,25%. “Un taglio doveroso considerata la situazione attuale”, lo definisce così David Pascucci, analista dei mercati per XTB. “L’inflazione sta tentando di scendere di nuovo, la disoccupazione ha un andamento molto particolare, uno “zig zag” tra massimi e minimi del dato con una tendenza marcatamente rialzista, ora il dato è al 4,4% – rimarca l’esperto -. Un taglio è quindi doveroso ma, come nel caso della Fed, una diminuzione dell’inflazione accompagnata da un aumento della disoccupazione potrebbero portare ad una politica di taglio tassi aggressiva”.
Intanto ieri l’attenzione del mercato era rivolta alla riunione della Federal Reserve (Fed) che non cambia spartito e prosegue nella sua modalità “attendista”, mantenendo come previsto i tassi sui fed funds nel range tra il 4,25% e il 4,5%. Dalla banca centrale Usa sottolineano come “l’incertezza sulle prospettive sia aumentata ulteriormente e i rischi di un’inflazione e una disoccupazione più elevate sono saliti”.
Nel corso della conferenza stampa Jerome Powell ha messo in evidenza che “nonostante l’incertezza, l’economia resta in una posizione solida” e ha aggiunto che la Fed “ritiene che la linea attuale ci metta in una buona posizione per rispondere tempestivamente a potenziali nuovi sviluppi”.