Borse europee in calo, riflettori sui colloqui Usa-Cina

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Seduta fiacca per i listini europei, nel giorno del nuovo round di incontri a Londra fra le delegazioni di Stati Uniti e Cina per allentare le divergenze sul fronte commerciale. Gli Usa sono pronti a rimuovere le restrizioni su alcune esportazioni tecnologiche, in cambio di un allentamento dei vincoli sulle terre rare provenienti dalla Cina.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 9 giugno 2025
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 termina in flessione dello 0,2%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib chiude in calo dello 0,35% a 40.461 punti.
Andamento sottotono anche per gli altri indici del Vecchio continente: ribassi per il Cac40 francese (-0,2%) e il Dax tedesco (-0,5%), poco mosso l’Ibex35 spagnolo.
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari spiccano i rialzi di Stmicroelectronics, Campari e Diasorin.
Chiusura debole, invece, per Iveco Group, Generali ed Hera.
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Obbligazioni e Spread Btp/Bund
Movimenti contenuti sull’obbligazionario con il rendimento del decennale tedesco fermo al 2,57% e quello del Btp al 3,49%. Poco mosso di conseguenza lo spread Btp/Bund a 92 punti base.
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Forex, Commodity e Cripto
Sul forex, il cambio euro/dollaro è in leggero rialzo a 1,141, mentre il dollaro/yen è in lieve discesa a quota 144,5.
Tra le materie prime avanza il petrolio Brent a ridosso dei 67 dollari al barile, sostenuto dall’ottimismo su possibili progressi nelle trattative commerciali.
Variazione contenuta per l’oro che si muove in area 3.323 dollari l’oncia.
Fra le criptovalute, guadagna terreno il Bitcoin raggiungendo quota 108 mila dollari.
L’agenda macro di oggi e i dati della settimana
La giornata non ha offerto grossi spunti sul fronte macroeconomico. I dati cinesi sui prezzi al consumo e alla produzione hanno evidenziato pressioni deflazionistiche significative, che potrebbero ulteriormente peggiorare con i dazi.
Inflazione protagonista anche negli Usa, dove il sondaggio della Fed di New York sulle aspettative riguardo alla crescita dei prezzi tra 12 mesi mostrano un rallentamento al 3,2% dal 3,6% di aprile (consensus 3,5%). Il tutto, aspettando il report Cpi in uscita mercoledì 11 maggio, atteso in risalita sia nella versione core sia in quella headline.