Borse europee contrastate in avvio, trimestrali sotto la lente

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Partenza incolore per le borse europee, dopo il recupero della seduta precedente che ha offerto un po’ di sollievo all’azionario. Tuttavia, gli investitori restano alle prese con i segnali politici contrastanti di Trump e all’incertezza in ambito commerciale, nonostante le indiscrezioni in merito a una possibile riduzione dei dazi sulla Cina con un sistema a scaglioni. Focus sulle trimestrali in Europa e negli Usa, con le trimestrali di Alphabet e Intel in arrivo oltreoceano, mentre a Piazza Affari hanno diffuso i conti Eni, Saipem e Stmicroelectronics.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 24 aprile 2025
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 viaggia in calo dello 0,6%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib è in modesto rialzo (+0,4%) in area 36.600 punti.
Variazioni contenute per il Dax tedesco (-0,3%), l’Ibex35 spagnolo (+0,5%) sia il Cac40 francese (-0,6%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari avanzano soprattutto Eni e Stmicroelectronics dopo le rispettive trimestrali.
Tra le peggiori del listino Iveco Group e Moncler.
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Obbligazioni e Spread Btp/Bund
Sull’obbligazionario, lo Spread Btp/Bund è pressoché stabile rispetto alla chiusura di ieri, con il rendimento del decennale tedesco al 2,48% e il Btp in calo al 3,61%.
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Forex, Commodity e Cripto
Sul forex, il cambio euro/dollaro risale leggermente a 1,1365 il dollaro/yen scende a 142,7.
Tra le materie prime, il petrolio Brent rimbalza a 66,7 dollari al barile.
L’oro torna sopra i 3.300 dollari l’oncia dopo la correzione di ieri.
Fra le criptovalute, Bitcoin ancora in area 92.500 dollari.
L’agenda del giorno
In programma oggi l’indice tedesco IFO sulla fiducia degli imprenditori, mentre dagli usa arrivano le richieste di sussidi di disoccupazione, gli ordini di beni durevoli e le vendite di abitazioni esistenti.
Intanto, dal beige book della Fed diffuso ieri sera è emerso che l’outlook economico negli Stati Uniti è “peggiorato notevolmente” in diversi distretti, soprattutto a causa dei dazi.