Borse europee accelerano con accordo Usa-Uk su dazi

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Accelerazione rialzista per le Borse europee nella penultima seduta della settimana, con Piazza Affari tra le migliori del Vecchio continente. A sostenere il sentiment una guerra commerciale che sembra incutere al momento meno preoccupazioni. Soprattutto dopo l’intesa tra Usa e UK. Il presidente Donald Trump, infatti, ha annunciato durante una conferenza stampa un accordo commerciale di massima con il Regno Unito, che mantiene una tariffa base del 10% e consente ai produttori britannici di inviare fino a 100.000 auto negli USA con una tariffa del 10%. Prevista un’integrazione nelle prossime settimane, aspettando anche l’incontro in Svizzera dell’amministrazione americana con la Cina.
Panoramica sulla chiusura delle Borse dell’8 maggio 2025
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 chiude in positivo (+1,1%), così come Piazza Affari con l’indice Ftse Mib in rialzo dell’1,7% a 38.974 punti.
Segni più anche per il Dax tedesco (+1,1%) e il Cac40 francese (+0,9%), poco mosso l’Ibex35 spagnolo (+0,1%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, ben intonate Prysmian, Stellantis e Iveco Group.
In coda al listino Enel e A2a.
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Obbligazioni e Spread Btp/Bund
Sull’obbligazionario, lo Spread Btp/Bund ancora in calo, con il rendimento del decennale tedesco al 2,55% e il Btp in calo al 3,48%.
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Forex, Commodity e Cripto
Sul forex, il cambio euro/dollaro arretra a 1,128 e il dollaro/yen risale a 145.
Tra le materie prime, recupera terreno il petrolio Brent che avanza a 62,6 dollari al barile.
L’oro scende in area 3.343 dollari l’oncia.
Fra le criptovalute, Bitcoin nuovamente sopra i 100.000 dollari.
I dati del giorno
Sotto i riflettori oggi le banche centrali. In primis, la Federal Reserve (Fed) che ieri ha mantenuto (come d’attese) i tassi fermi, ma ha rimercato che “l’incertezza sulle prospettive è aumentata ulteriormente e i rischi di un’inflazione e una disoccupazione più elevate sono saliti”.
Oggi è stata, invece, la volta della Bank of England (BoE). Rispettando le attese della viglia, la banca centrale britannica ha ridotto di 25 punti base il costo del denaro portandolo al 4,25%. Due membri del board hanno votato a favore di un taglio di 50 punti base.
“Il taglio deciso oggi potrebbe rivelarsi una svolta fondamentale per l’economia britannica, soprattutto se sarà seguito a breve da un compromesso con gli Stati Uniti sul tema dazi, che darebbe un certo sollievo agli esportatori e rafforzerebbe il sentiment del mercato. Un accordo che, a poco tempo dall’intesa raggiunta con l’India, tra i Paesi con la più rapida crescita a livello mondiale, potrebbe segnalare un cambiamento strategico nell’approccio del Regno Unito al commercio globale, alla crescita e alla flessibilità monetaria”, ha commentato Richard Flax, chief investment officer di Moneyfarm.
Il tutto mentre sulla Borsa di Milano la stagione delle trimestrali è una delle protagoniste principali. Oggi sono stati pubblicati numerosi conti delle big del Ftse Mib, tra cui Bper, Nexi, Snam, Leonardo e Poste Italiane.