Sul forex, il dollaro si rafforza nei confronti delle altre valute dopo i dazi annunciati da Trump. L’euro/dollaro risale a 1,0375 e il dollaro/yen si attesta a 154,6.
Borse Europa terminano in rialzo con lo sguardo rivolto alle trimestrali

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Le principali Borse europee chiudono la seduta in rialzo, mentre a Wall Street rimbalzano i titoli tecnologici in seguito alla trimestrale di Palantir grazie alla domanda “senza freni” di software per l’AI.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 4 febbraio 2025
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 conclude in progresso dello 0,9%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib termina la sessione in rialzo dell’1,38% a 36.719,35 punti.
Positivo anche il Dax tedesco (+0,5%), il Cac40 francese (+0,7%) e l’Ibex35 spagnolo (+1,3%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Ferrari e Intesa Sanpaolo dopo le rispettive trimestrali sopra le attese e Stmicroelectronics spinta dai conti e le prospettive di Infineon.
Al contrario, le vendite colpiscono soprattutto Prysmian, Campari e Leonardo.
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Obbligazioni e Spread Btp/Bund
Sull’obbligazionario, lo Spread Btp/Bund con il rendimento del decennale italiano al 3,5% e il Bund tedesco al 2,39%.
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Forex, Commodity e Cripto
Tra le materie prime, il petrolio Brent a 75,7 dollari al barile.
L’oro scambia in area 2.840 dollari l’oncia, nuovo massimo.
Fra le criptovalute, Bitcoin si riavvicina a 100.000 dollari.
Gli eventi della giornata
Le tensioni commerciali restano in primo piano. I dazi di Trump contro Messico e Canada sono stati rinviati di un mese, mentre la Cina ha annunciato ritorsioni limitate dal 10 febbraio, lasciando spazio a negoziazioni. Nel frattempo, Palantir ha riportato un’ottima trimestrale e un outlook sopra le attese, grazie alla domanda “incontenibile” di software per l’AI.
In giornata sono stati diffusi i dati sulle offerte di lavoro negli Usa, che hanno mostrato un rallentamento ai minimi da tre mesi, rafforzando la tesi secondo cui l’occupazione non dovrebbe più creare pressioni inflazionistiche, anche se la Fed attende soprattutto il job report di venerdì per una valutazione più accurata.