Sul forex, il cambio euro/dollaro torna sopra quota 1,09 dopo un momentaneo rafforzamento del biglietto verde, mentre il dollaro/yen si attesta a 148,4.
Borse Europa terminano con la prevalenza di segni più dopo i dati sull’inflazione Usa

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Le borse europee chiudono una seduta perlopiù positiva, dopo due sedute in calo. Ancora tensioni per i dazi tra Stati Uniti, Canada ed Europa.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 12 marzo 2025
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 conclude in rialzo dell’1%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib termina la sessione in progresso dell’1,61%% a 38.307,11 punti.
Positivi anche il Dax tedesco (+1,6%) e il Cac40 francese (+0,6%), mentre arretra l’Ibex35 spagnolo (-0,5%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Saipem, Prysmian e Buzzi.
Al contrario, le vendite colpiscono soprattutto Amplifon, Italgas e Campari.
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Obbligazioni e Spread Btp/Bund
Sull’obbligazionario il rendimento dei Treasury Usa sale di 4 bp al 4,32%. Lo Spread Btp/Bund con il rendimento del Bund al 2,89% e il Btp al 4,0%.
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Forex, Commodity e Cripto
Tra le materie prime, il petrolio Brent a 71 dollari al barile dopo i dati sulle scorte statunitensi.
L’oro scambia in area 2.930 dollari l’oncia.
Fra le criptovalute, Bitcoin oscilla intorno agli 82.000 dollari.
Gli eventi della giornata
La rimonta delle megacap tecnologiche guida il rimbalzo di Wall Street, dopo i dati sull’inflazione che mostrano un rallentamento al 2,8% a febbraio (Cpi core al 3,1%). Tuttavia, il report non inquadra ancora gli effetti dei dazi, motivo per cui la Fed difficilmente si discosterà dalla sua posizione attendista sui tassi.
Le politiche commerciali di Donald Trump continuano ad appesantire il sentiment e preoccupano anche la presidente della Bce, Christine Lagarde, che teme un impatto sull’inflazione dalla guerra tariffaria. Intanto, l’Ue ha annunciato tariffe su prodotti americani per 26 miliardi di euro, mentre da oggi sono entrate in vigore le imposte statunitensi del 25% sui metalli canadesi, a cui Ottawa ha risposto con tariffe su 20,7 miliardi di prodotti Usa.