Notizie Indici e quotazioni Borse Europa chiudono in una pioggia di segni rossi dopo le ultime mosse di Trump

Borse Europa chiudono in una pioggia di segni rossi dopo le ultime mosse di Trump

3 Febbraio 2025 17:37

Le principali Borse europee chiudono la prima seduta della settimana all’insegna delle vendite dopo le ultime mosse dell’amministrazione Trump in tema di dazi che hanno frenato l’azionario a livello globale.

Panoramica sulla chiusura delle Borse del 3 febbraio 2025

Indici Europa e Italia

L’indice Euro Stoxx 50 conclude in ribasso dell’1,3%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib termina la sessione in calo dello 0,69% a 36.218,98 punti.

Negativi anche il Dax tedesco (-1,3%) e il Cac40 francese (-1,2%) e l’Ibex35 spagnolo (-1,3%).

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Migliori e Peggiori a Piazza Affari

Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Telecom Italia, Banca Monte Paschi Siena e Leonardo.

Al contrario, le vendite colpiscono soprattutto Stellantis, Pirelli e Stmicroelectronics.

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Obbligazioni e Spread Btp/Bund

Sull’obbligazionario, lo Spread Btp/Bund con il rendimento del decennale italiano al 3,5% e il Bund tedesco al 2,39%, entrambi in diminuzione.

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Forex, Commodity e Cripto

Sul forex, il dollaro si rafforza nei confronti delle altre valute dopo i dazi annunciati da Trump. L’euro/dollaro si assesta a 1,03 e il dollaro/yen scivola a 154,6 dopo un iniziale rafforzamento del biglietto verde.

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Tra le materie prime, il petrolio Brent a 75,7 dollari al barile.

L’oro scambia in area 2.820 dollari l’oncia.

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Fra le criptovalute, Bitcoin si attesta a 98.800 dollari.

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Gli eventi della giornata

Il presidente degli Usa ha annunciato l’imposizione di tariffe del 25% su Messico e Canada e dazi del 10% sulla Cina. I due “vicini” degli Stati Uniti sono pronti a rispondere, Pechino ha annunciato ritorsioni ma deve ancora fornire i dettagli, mentre l’Europa prepara una risposta laddove Trump dia seguito alle minacce di dazi anche contro il blocco.

Dall’agenda macro sono giunti l’indice Caixin Pmi manifatturiero, in calo a 50,1 punti a gennaio, e l’inflazione dell’eurozona, inaspettatamente in rialzo al 2,5%. Negli Usa, l’indice Ism manifatturiero avanza oltre le aspettative a 50,9 punti.

Nei prossimi giorni, focus soprattutto sui dati di venerdì relativi al mercato del lavoro americano e sulla riunione della Bank of England, mentre volgerà al termine la stagione di trimestrali negli Usa ed entrerà nel vivo quella di Piazza Affari, con i conti di Intesa e Ferrari in programma domani.