Sul forex, il cambio euro/dollaro torna sopra quota 1,04 con la moneta unica in rafforzamento dopo gli ultimi sviluppi geopolitici, mentre il dollaro/yen rimane sopra quota 150.
Borse Europa avviano la settimana con segni misti. Titoli della difesa in luce dopo il supporto all’Ucraina

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Le borse europee iniziano la nuova settimana in ordine sparsi, con i titoli della difesa in spolvero dopo che i leader del Vecchio Continente hanno confermato sostegno all’Ucraina.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 3 marzo 2025
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 mostra un calo dello 0,3%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib segna al momento un ribasso dello 0,2% in area 38.500 punti.
Positivo il Dax tedesco (+0,4%), mentre arretrano il Cac40 francese (-0,1%) e l’Ibex35 spagnolo (-0,6%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Leonardo, insieme al settore, grazie anche all’aumento del target price da parte di JPMorgan (da 33,5 a 44 euro), Iveco group ed Eni.
Al contrario, segno negativo soprattutto per Campari, Brunello Cucinelli e Stmicroelectronics.
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Obbligazioni e Spread Btp/Bund
Sull’obbligazionario, lo Spread Btp/Bund con il decennale italiano al 3,55% e il benchmark tedesco al 2,43%.
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Forex, Commodity e Cripto
Tra le materie prime, il petrolio Brent a 73 dollari al barile.
L’oro viaggia in area 2.860 dollari l’oncia nonostante il clima di incertezza.
Fra le criptovalute, Bitcoin nuovamente in area 92 mila dollari dopo l’annuncio di Trump sulla creazione di una riserva strategica.
L’agenda degli eventi
Dall’agenda macroeconomica si attendono i dati chiave sull’inflazione della zona euro e l’indice Ism manifatturiero statunitense. Nei prossimi giorni entreranno in vigore i nuovi dazi americani contro Cina, Canada e Messico e prenderà il via il congresso nazionale del partito comunista cinese, da cui si aspettano nuovi stimoli e risposte alle tariffe di Trump. Giovedì si riunirà la Bce, venerdì la settimana si chiuderà con i dati sul mercato del lavoro a stelle e strisce, dopo il rallentamento del Pce core al 2,6%.