Sul forex, l’euro/dollaro cala a 1,034 e il dollaro/yen si stabilizza a 151,4.
Borse Europa archiviano l’ultima seduta dell’ottava in territorio negativo

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Le principali Borse europee chiudono l’ultima seduta della settimana in calo, mentre Wall Street peggiora dopo un avvio incerto in scia ai dati macro e alla trimestrale deludente di Amazon.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 7 febbraio 2025
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 conclude in calo dello 0,6%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib termina la sessione in ribasso dello 0,18% a 37.055,70 punti.
Positivi anche il Dax tedesco (-0,6%), l’Ibex35 spagnolo (0,5%) e il Cac40 francese (-0,4%) .
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Iveco Group, che ha diffuso la trimestrale e sta valutando uno spin-off del business della difesa, Telecom Italia e Bca Pop Sondrio.
Al contrario, le vendite colpiscono soprattutto Bper Banca dopo i conti e l’annuncio dell’offerta pubblica di scambio su Popolare di Sondrio, Finecobank e Nexi.
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Obbligazioni e Spread Btp/Bund
Sull’obbligazionario i rendimenti dei Treasury risalgono dopo i dati macro odierni, con il decennale al 4,49% e il biennale al 4,27%. Lo Spread Btp/Bund con il rendimento del decennale italiano al 3,47% e il Bund tedesco al 2,38%.
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Forex, Commodity e Cripto
Tra le materie prime, il petrolio Brent a 74,4 dollari al barile.
L’oro scambia in area 2.870 dollari l’oncia.
Fra le criptovalute, Bitcoin sale oltre i 98.000 dollari.
Gli eventi della giornata
Diffusi in giornata i dati macro sul mercato del lavoro americano, che mostrano nonfarm payrolls sotto le attese a gennaio, ma anche una forte revisione delle letture di fine 2024, mentre il tasso di disoccupazione si attesta al 4,0%. Dal report sulla fiducia dei consumatori, invece, è emersa un’aspettativa di inflazione al 4,3% tra un anno, in aumento dell’1% rispetto al mese precedente. Nel complesso, i dati rafforzano la visione conservativa della Fed sui tassi di interesse, che rimarranno restrittivi ancora per un po’ di tempo.
In tema di politica monetaria, la Bce ha pubblicato una ricerca aggiornata sul tasso neutrale, individuando un range tra l’1,75% e il 2,25%, ma ha ribadito che si tratta di un concetto poco utile per determinare la traiettoria dei tassi.
Per quanto riguarda la prossima settimana, i dati più rilevanti saranno quelli statunitensi sull’inflazione e le vendite al dettaglio, oltre al Pil dell’eurozona. Focus anche sulle tensioni commerciali, dato che lunedì entreranno in vigore i dazi cinesi verso alcuni prodotti statunitensi. Da seguire le trimestrali, con i conti di Unicredit e Banco Bpm a Piazza Affari.