Bank of England lancia alert su fondi aperti dopo il caso degli investitori ‘prigionieri’ di Woodford
Attenzione alla minaccia rappresentata dai fondi aperti. L’alert è arrivato da Mark Carney, governatore della Bank of England, in occasione di una conferenza stampa con cui ha commentato il report sulla stabilità finanziaria Financial Stability Report. Carney non ha nascosto di essere deluso per l’incapacità delle autorità globali di affrontare la questione.
“Il problema è che (questi fondi) promettono una liquidità immediata, ma non riescono poi a soddisfare le richieste degli investitori, nel caso in cui le richieste di riscatto si presentassero tutte insieme”.
Carney ha fatto riferimento alla chiusura dell’Equity Income Fund di Neil Woodford. Pur precisando che si tratta di una questione che attiene più al tema della protezione degli investitori, che non a quello della stabilità finanziaria, il governatore ha sottolineato che quanto accaduto è il sintomo di un problema più ampio.
“La nostra impressione è che i rischi che incombono sulla stabilità finanziaria e che sono legati a questi fondi stiano aumentando”.
Lo scandalo Woodford sta montando nel Regno Unito: gli investitori britannici hanno ritirato ben 1,9 miliardi di sterline dai fondi attivi di Woodford Equity Income Fund, fondo principale della rete di Neil Woodford, nei tre mesi terminati alla fine di giugno.
Il fondo è stato sospeso lo scorso 3 giugno a causa di problemi di liquidità, avvenuti per l’appunto nell’ambito di un esodo che ha replicato l’intensità della fuga degli investitori dai fondi attivi avvenuta nella metà del 2016, ovvero ai tempi del referendum sulla Brexit.
Il caso Woodford ha fatto clamore soprattutto per la decisione del fondo di vietare agli investitori di ritirare le somme. Fino a poche ore fa, quasi 133.000 clienti di Hargreaves, che hanno investito più di 1,1 miliardi nel fondo di Neil Woodford non sono riusciti finora a riavere indietro i loro soldi. Oggi, fonti di mercati riportano che i i clienti potranno finalmente veder trasferiti i loro investimenti in un’altra società di brokeraggio versando tuttavia le commissioni di uscita.
“Woodford savers blocked from moving away from Hargreaves Lansdown – as they can’t transfer frozen fund”. O anche ‘Woodford prisoners’ finally able to leave Hargreaves Lansdown”: quest’ultimo è il titolo dell’articolo che il Telegraph ha dedicato oggi al caso Woodford, annunciando finalmente la liberazione dei “prigionieri di Woodford”, ovvero ai clienti che avevano puntato sul fondo di Woodford attraverso la piattaforma Hargreaves Lansdown. Sempre il Telegraph ha riportato lo scorso 2 luglio la testimonianza di un suo lettore, che ha contattato il quotidiano per raccontare la sua storia: la storia di un investitore che aveva puntato sul fondo sospeso tramite Hargreaves Lansdown e a cui quest’ultima ha chiesto 2.000 sterline di commissioni per il trasferimento degli investimenti in un altra piattaforma.