Banco BPM batte le attese, azionisti pregustano ritorno del dividendo

Conti oltre le attese per Banco BPM e ritorno del dividendo sempre più vicino. Il terzo trimestre 2019 si è chiuso con un utile netto pari a 93,3 milioni, superiore alle attese che erano ferme a 83,2 mln (consensus Bloomberg). Nel terzo trimestre il margine di interesse si attesta a 500 milioni in calo del 2,9% rispetto al dato del secondo trimestre 2019 (pari a € 514,8 milioni). Le commissioni nette del terzo trimestre ammontano a 444,1 milioni, con una contrazione del 2,1% rispetto al secondo trimestre.
Utile +30,9% sui 9 mesi grazie a plusvalenze
Considerando i primi nove mesi del 2019, l’utile netto ammonta a 686,5 milioni, +30,9% rispetto al risultato netto di 524,5 milioni realizzato nel corrispondente periodo dello scorso esercizio. L’utile dei nove mesi beneficia delle plusvalenze, contabilizzate nel secondo trimestre, legate al riassetto del credito al consumo e alla partnership con Credito fondiario sul recupero degli Npl. A livello adjusted l’utile del periodo ammonta a € 387,2 milioni e si confronta con il risultato di € 305,2 milioni dei primi nove mesi del 2018 (+26,9%). Sui 9 mesi i proventi operativi sono scesi del 17,2% a 3,1 miliardi, con margine di interesse a 1,5 miliardi (-12,5%) e commissioni nette a 1,3 miliardi (-3,9%).
L’ad Castagna: dividendo vicino, nuovo piano nei primi 3 mesi del 2020
L’ad Giuseppe Castagna si è detto fiducioso “di aver raggiunto sufficienti livelli di capitale per poter procedere alla distribuzione di dividendi”. Il ceo rimarca inoltre la solida performance del terzo trimestre con il profilo di rischio confermano ulteriori progressi positivi e la banca presenta una struttura patrimoniale solida. Cstagna ha poi confermato le ultime indiscrezioni stampa che indicavano la presentazione del nuovo piano nel corso del primo trimestre 2020.
Ratio patrimoniali e indicazioni per fine anno
Al 30 settembre 2019 il Common Equity Tier 1 ratio (CET1 ratio) è pari al 13,8%, sostanzialmente invariato rispetto al dato del 30 giugno 2019. La banca ha emesso con valuta 1° ottobre 2019 un nuovo strumento di capitale Tier 2 per l’importo nominale di 350 milioni, che genera un beneficio a livello di Total Capital Ratio di circa 53 b.p..
Considerando lo scenario economico di stagnazione per l’Italia, con moderata ripresa attesa nel 2020, la banca concentrerà l’attenzione operativa sulla gestione ordinaria, con focus particolare sul core business, mirando a trarre vantaggio dagli effetti derivanti dall’azione di derisking. Il costo del credito, ad esito della forte diminuzione delle esposizioni non performing e del trend corrente dei flussi in ingresso nelle categorie di credito deteriorato, è previsto confermarsi su livelli significativamente inferiori rispetto agli scorsi esercizi, nel rispetto di un elevato livello di copertura. L’earning per share (EPS) adjusted 2019 è atteso superare i trenta centesimi di euro.