Notizie Notizie Italia Atlantia guarda al Cile e al nodo Alitalia nel giorno dell’anniversario del crollo del Ponte Morandi

Atlantia guarda al Cile e al nodo Alitalia nel giorno dell’anniversario del crollo del Ponte Morandi

14 Agosto 2019 11:34

Nel giorno della commemorazione delle 43 vittime del ponte Morandi crollato il 14 agosto del 2018, il titolo Atlantia sottoperforma leggermente il mercato segnando un calo del’1,55%. Mentre rimane in standby la questione revoca della concessione, complice anche la crisi di governo, i riflettori sono sulle possbili mosse fuori dall’Italia. IN atticolre gli analisti di Moody’s guardano al piano del governo cileno per la costruzione di 17 mila chilometri di autostrade. Nel periodo 2019-2023 potrebbe smuovere investimenti pubblici per 8,5 miliardi di dollari.

I piani del governo sudamericano prevedono, secondo Moody’s, anche la revisione sui termini attuali delle concessioni per le strade a pedaggio. Altantia nel primo semestre ha registrato ricavi da pedaggio per per 4.493 miliardi di euro grazie anche all’incremento del traffico delle concessionarie in Cile (+6,1%). Gli asset cileni, stando ai calcoli di Mediobanca Sec., rappresentano il 18% dei ricavi di Atlantia

 

Questione Alitalia, accordo difficile con Delta

Intanto prosegue il negoziato sul nuovo piano industriale di Alitalia complice la distanza delle posizioni di partenza tra Atlantia e Delta. Alla fine di agosto, stando a quanto riferisce oggi Il Sole 24 Ore, i partner italiani si preparano a volare negli Stati Uniti per un incontro con i vertici della compagnia americana. Sul tavolo ci sono diversi nodi ancora da sciogliere, dagli esuberi alla governance, e il tempo stringe: resta solo un mese di tempo per chiudere l’offerta vincolante e il piano entro la scadenza del 15 settembre.

L’ingresso di Atlantia nella compagine, un mese fa, ha fatto sorgere la necessità di alcune modifiche. In particolare, rimarca Il Sole 24 Ore, gli interventi sarebbero sullo sviluppo dei ricavi e del lungo raggio e sul miglioramento dei servizi a terra. Tra i temi da affinare anche il perimetro dell’azienda, destinato a ridursi: i numeri che circolano parlano di esuberi che potrebbero arrivare a quota 2.800 e di una flotta con 15 aeromobili in meno (dagli attuali 118). C’è anche il nodo della governance, con l’individuazione dell’ad della nuova Alitalia, per il quale è già partito il toto-nomi: si va dall’ex ad di Meridiana Roberto Scaramella al commissario Stefano Paleari, dal direttore commerciale Fabio Lazzerini, fino all’ex ad dell’Alitalia del Piano Fenice Rocco Sabelli. 

A detta di Banca IMI, senza un accordo sui punti chiave con gli altri esponenti della cordata, Atlantia potrebbe ritirarsi.