Asta Bot non scalda mercato, spread sale. Rischio elezioni ancora sul tavolo
Inizio di settimana con indicazioni ancora convincenti per l’Italia con l’asta Bot che ha visto i tassi scendere ancora a -0,21%, sui minimi da aprile 2018. Nell’asta odierna, la penultima del mese, sono stati allocati titoli a sei mesi per 6,5 miliardi di euro al tasso di -0,210%, in calo di 15 punti base rispetto al tasso di -0,063% dell’asta di Bot di analoga durata tenuta il mese scorso. Solida la domanda che ha toccato quota 9,49 miliardi di euro, con un bid-to-cover (rapporto di copertura) di 1,46.
Domani ultima asta di luglio con l’offerta di CctEU e Btp a 5 e 10 anni per massimi 7,25 mld complessivi.
Asta Bot ok, ma spread sale. Rumor su piano Giorgetti frenano gli investitori
Il mercato non ha reagito all’asta Bot, con lo spread che si mantiene in lieve rialzo a 197,5 punti base, vicino alla soglia psicologica di 200. Venerdì i BTP si erano mostrati deboli complice la risalita delle frizioni nel Governo. Il leader leghista e vice premier Matteo Salvini ha alzato i toni sul fronte risorse per la riforma fiscale, invocando una manovra fortemente espansiva, in risposta ai numeri indicati dal ministro dell’Economia Giovanni Tria. Sempre venerdì Standard and Poor’s in un rapporto sull’andamento del debito nei singoli Paesi dell’Ue ha messo in luce i fattori che potrebbero causare nuovi pesanti ricadute sulla gestione dei conti pubblici, non escludendo neanche la possibilità di un’uscita dell’Italia dall’area euro.
Oggi il mercato guarda agli ultimi rumor che vedono Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del consiglio e uno dei consiglieri più stretti di Salvini, spingere perchè la Lega stacchi la spina del governo rompendo l’alleanza con il M5S. A riportarlo è Il Corriere della Sera che indica come possibile data chiave quella del 6 agosto con il voto in parlamento sul Decreto Sicurezza Bis e sul quale il governo potrebbe dividersi.
Giorgetti, sempre stando a quanto riferisce il quotidiano di via Solferino, starebbe lavorando a un “piano segreto” per indire elezioni anticipate entro febbraio 2020 dopo che un governo di minoranza approverà il budget 2020 in autunno con la Lega che non sosterrà il governo ad interim ma non si opporrà all’approvazione della legge di bilancio.