News Notizie Indici e quotazioni Wall Street in recupero dopo sessione KO. Xilinx balza +10% dopo notizia deal con AMD

Wall Street in recupero dopo sessione KO. Xilinx balza +10% dopo notizia deal con AMD

27 Ottobre 2020 12:46

Futures sugli indici azionari Usa positivi, dopo il forte tonfo sofferto alla vigilia da Wall Street.

I futures sul Dow Jones guadagnano 100 punti circa, o lo 0,4%; i futures sullo S&P 500 avanzano anch’essi dello 0,4% mentre quelli sul Nasdaq-100 salgono dello 0,5%.

Focus sui titoli tecnologici, dopo che il colosso rivale di Intel Advanced Micro Devices ha annunciato di aver raggiunto un accordo per acquistare Xilinx per $35 miliardi in azioni.

Xilinx balza del 10% in premercato, mentre AMD scende del 5%.

Nella sessione di ieri, il Dow Jones è crollato di 650,19 punti, o del 2,3%, a 27.685,38; lo S&P 500 è scivolato dell’1,9% a 3.400,97 e il Nasdaq Composite ha perso l’1,6% a 11.358,94 punti.

Il sell off ha azzerato i guadagni che il Dow Jones aveva messo a segno dall’inizio di ottobre: non solo; per il Dow, è stato il tonfo più forte in un giorno dalla seduta dello scorso 3 settembre, e la prima chiusura dallo scorso 6 ottobre al di sotto della soglia dei 28.000 punti.

Nei minimi intraday, l’indice dei titoli industriali è capitolato fino a -965,41 punti, o del 3,4%.

I forti smobilizzi sono stati provocati dagli ultimi dati compilati dalla Johns Hopkins University, che hanno mostrato come i nuovi casi di COVID-19, negli Stati Uniti, siano saliti in media, su base giornaliera, di 68.767 unità negli ultimi sette giorni, un valore record.

Soltanto nella giornata di domenica, sono stati riportati più di 60.000 nuovi casi di persone infettate. Il paese ha assistito inoltre a più di 83.000 nuove infezioni nelle giornate di venerdì e sabato.

A deprimere il sentiment degli investitori è stato anche l’affievolirsi delle speranze sulla possibilità che la

Casa Bianca riesca a raggiungere un accordo con i democratici di Nancy Pelosi sul piano di stimoli anti-COVID, prima delle elezioni presidenziali Usa, ormai imminenti (3 novembre).