Notizie Notizie Italia Ubi Banca: utile ai massimi a 10 anni non basta, titolo arranca

Ubi Banca: utile ai massimi a 10 anni non basta, titolo arranca

8 Febbraio 2019 09:47

Utile ai massimi decennali per Ubi banca. Il gruppo bancario bergamasco ha riportato nel 2018 un utile al netto delle poste non ricorrenti pari a 302,4 milioni dagli 188,7 milioni nel 2017. Riscontri che hanno permesso la proposta di un dividendo di 0,12 euro per azione, oltre gli 0,11 euro delle stime di consensus. Il dividendyield risulta del 5,4% sul prezzo di chiusura del titolo al 7 febbraio. 

Il mercato ha però accolto male i conti 2018 con il titolo Ubi Banca che ha aperto con cali superiori al 3%. 

Guardando i conti del quarto trimestre 2018 sono emersi accantonamenti per perdite su crediti più alti del previsto: 239,1 mln rispetto ai 220,2 mln attesi dagli analisti.  Sotto le attese anche i ricavi trimestrali  pari a 866 milioni rispetto agli 894,7 delle stime di consensus Bloomberg. 

Al netto delle componenti non ricorrenti, l’utile netto del quarto trimestre 2018 si è attestato a 41,8 milioni di euro dai 38,5 milioni nel terzo trimestre 2018. L’utile netto contabile trimestrale si è attestato a 215,1 milioni rispetto ai 24 mln delle stime di consensus. Il margine d’interesse nel trimestre si attesta a 441,1 milioni dai 452,7 nel 3trim2018, poco sotto i 445,2 mln delle stime degli analisti. Le commissioni nette sono state pari a 390,6 milioni (380,5 milioni nel 3trim2018 e 395 milioni nel 4trim2017). Al netto delle commissioni upfront e di performance, le commissioni nette complessive segnano un incremento del 4,4% rispetto al trimestre precedente (e del 2,7% rispetto al 4trim2017).

A livello patrimoniale, al 31 dicembre 2018, la banca presenta un CET1 fully loaded si attesta all’11,34% (11,42% del 30 settembre 2018) includendo l’aggiornamento delle serie storiche nei modelli interni CET1 phased in all’11,70% (11,79% al 30 settembre 2018).

Massiah ha fretta per il nuovo piano

Ubi Banca si affaccia al 2019 con in cantiere un nuovo piano industriale alla luce del diverso scenario di riferimento e il Consigliere Delegato Victor Massiah sollecita tempi relativamente brevi entro la fine dell’anno. 

Massiah ricorda che a breve scadrà il triennio di mandato dei due Consigli con la banca che passerà al sistema monistico come approvato nell’assemblea di ottobre. “Ci sarà un unico Consiglio – aggiunge Massiah – sarà conseguentemente diverso da quelli attuali e questo sarà un elemento importante che, combinato con il differente scenario che si è creato per il 2019 – tassi ancora negativi e spread che è il doppio di quello che era stato previsto nel piano industriale attuale – ci porta a consigliare, a raccomandare, nel passaggio di testimone al nuovo Consiglio, la produzione di un nuovo piano industriale”.

Massiah ritiene che il nuovo piano industriale può sostituire in maniera anticipata quello attuale “che comunque ha 18 mesi di vita residui perché scade a fine del 2020, con uno scenario di tassi e di spread diverso, con uno scenario di crescita purtroppo in questo momento diverso, ma che allo stesso tempo può portare dentro, nel piano, le lezioni apprese, ulteriori, che abbiamo compreso in questi anni e che mi portano comunque a essere ottimista”.

“Nonostante delle condizioni avverse, riteniamo che possiamo impegnarci a cercare di realizzare per il 2019 un utile superiore a quello già molto in crescita, come abbiamo visto, per il 2018”. Così Victor Massiah, Consigliere Delegato di Ubi Banca, dopo che la banca ha chiuso il 2018 con utile ai massimi decennali.