Notizie Notizie Italia Snam non si unisce a coro rialzi: nessuna sponda da conti 2020 migliori delle attese

Snam non si unisce a coro rialzi: nessuna sponda da conti 2020 migliori delle attese

18 Marzo 2021 09:54

Seduta debole per Snam che si muove controcorrente a Piazza Affari. Il titolo cede infatti lo 0,3% a 4,508 euro in presenza del Ftse Mib che sale di circa mezzo punto percentuale. Il mercato sta passando al setaccio i conti del 2020 che gli analisti di Equita definiscono “migliori delle stime sia a livello operativo che di utile netto, anche grazie a dei one-off”. È attesa la conference call ore a partire dalle 15.30.

Nel dettaglio, il consiglio di amministrazione di Snam ha approvato i conti 2020, archiviati con ricavi totali pari a 2.770 milioni di euro (+6,3% rispetto al 2019) “per effetto – spiega – del contributo degli investimenti realizzati e della crescita dei business della transizione energetica, nonostante gli impatti del Covid-19 sulla domanda gas” e con un margine operativo lordo (Ebitda) adjusted che è salito dell’1,3% a 2.197 milioni. In rialzo anche l’utile netto rettificato che si è attestato nel 2020 a 1.164 milioni (+6,5% rispetto al 2019) anche a fronte dei maggiori proventi da partecipazioni e della significativa riduzione degli oneri finanziari netti.

Il dividendo proposto è stato pari a 0,2495 euro per azione, in aumento del 5% in linea con le previsioni del piano strategico 2020-2024). Snam ha inoltre comunicato la nuova guidance sull’utile netto adjusted 2021 che è ora pari a 1.170 milioni rispetto alla precedente di circa 1.130 milioni. La società inoltre comunicato che gli investimenti tecnici sono stati pari a 1,189 miliardi (+23,5% rispetto al 2019) mentre l’indebitamento finanziario netto è salito a quota 12,887 miliardi contro gli 11.923 milioni al 31 dicembre 2019 “a seguito della realizzazione del piano di investimenti, delle acquisizioni effettuate nell’esercizio e dello share buyback”.

“Risultati 2020 migliori delle stime grazie a maggiori ricavi, sia regolati che per il contributo delle attività non regolate (13 milioni contro 11 milioni attesi). Sotto la linea operativa hanno impattato positivamente il contributo delle associates pari a 249 milioni rispetto ai 200 mln attesi, anche grazie a one-off. I capex a 1,19 miliardi sono migliori delle stime, mentre il debito è peggiore a causa dei maggiori investimenti”, commentano gli analisti di Equita che confermano la raccomandazione buy su Snam, con target price di 5,2 euro.

Alverà (ceo): in anno difficile positivi risultati frutto di strategia di lungo periodo

“In un anno di difficoltà e incertezze a causa della pandemia, Snam ha dimostrato il proprio ruolo essenziale nel garantire la sicurezza degli approvvigionamenti energetici e la capacità di realizzare i progetti nei tempi previsti, insieme all’impegno nei confronti della comunità e dei territori. I positivi risultati ottenuti nel 2020 sono frutto di una strategia di lungo periodo intrapresa negli ultimi anni e beneficiano della solidità del core business, della crescita delle nuove attività nella transizione energetica e della continua attenzione ai costi”. Lo ha dichiarato Marco Alverà, amministratore delegato di Snam, commentando i risultati per il 2020. “Abbiamo aumentato gli investimenti di oltre il 20%, recuperando tutti i ritardi nei lavori dovuti al lockdown e completando progetti importanti come il TAP – ha aggiunto il manager -. Abbiamo ulteriormente rafforzato il nostro posizionamento nella transizione energetica grazie a nuove acquisizioni e a nuovi progetti nel biometano, nell’efficienza energetica e soprattutto nell’idrogeno. Nel contempo, l’ingresso negli Emirati Arabi e i primi accordi siglati in India consentono a Snam di essere sempre più proiettata nei mercati internazionali”.

“Questi risultati – ha aggiunto Alverà – sono stati raggiunti grazie all’impegno delle persone di Snam, mettendo i fattori ESG al centro delle nostre strategie, con l’obiettivo di essere protagonisti della transizione energetica nell’interesse di tutti gli stakeholder e contribuendo allo sviluppo dei territori nei quali operiamo. Questi impegni si riflettono tra l’altro nello Statuto sociale aggiornato e nel nostro ambizioso target di neutralità carbonica al 2040”.