Notizie Notizie Italia Piazza Affari: Nexi deraglia al debutto, Tenaris festeggia annullo sentenza su Rocca

Piazza Affari: Nexi deraglia al debutto, Tenaris festeggia annullo sentenza su Rocca

16 Aprile 2019 10:03

Debutto amaro per Nexi che nella sua prima ora di contrattazioni a Piazza Affari arriva a cedere oltre il 7%, confermando il momento difficile per le Ipo in questa prima parte del 2019 nonostante l’andamento molto positivo dei mercati azionari.

Nexi, società italiana attiva nel settore dei pagamenti digitali, si è presentata al cospetto del listino milanese dopo un collocamento riservato agli investitori istituzionali conclusosi con il prezzo di collocamento fissato a 9 euro per azione, un valore intermedio rispetto alla forchetta indicata nelle scorse settimane e che oscillava tra un minimo di 8,5 e un massimo di 10,35 euro ad azione.

Sulla base del prezzo di offerta, la capitalizzazione di Nexi è pari a 5,7 miliardi comprensivi dell’aumento di capitale di 700 milioni, con enterprise value di 7,3 miliardi. La società guidata da Paolo Bertoluzzo segnala che il flottante sarà pari a 35,6% del capitale sociale, incrementabile fino a 40,9% a seguito dell’eventuale esercizio dell’opzione greenshoe.

Sul Ftse Mib forti acquisti su Tenaris e Unicredit 
Oggi intanto sul Ftse Mib, che viaggia in rialzo riavvicinando quota 22mila punti toccata ieri nell’intraday per la prima volta dal 1 agosto 2018, spicca il balzo del 4% circa per Tenaris dopo che la corte d’appello argentina ha riesaminato la decisione preliminare del 27 novembre 2018 dei giudici di primo grado che coinvolgeva Paolo Rocca, presidente e ceo di Tenaris. E’ stato così annullato il procesamiento sulla base dell’assenza di “motivi necessari e sufficienti per collegare il signor Rocca agli atti e sono necessarie ulteriori indagini sui pagamenti”, riferisce Tenaris in una nota. 

Buoni rialzi anche per Unicredit (+1,22%) che ha raggiunto un accordo con le autorità degli Stati Uniti per mettere fine al lungo contenzioso aperto per aver violato negli anni le sanzioni americane all’Iran. Secondo i termini dell’accordo, la banca di piazza Gae Aulenti dovrà pagare una sanzione di 1,3 miliardi di dollari. La somma dovuta è interamente coperta dagli accantonamenti stanziati, ha precisato Unicredit, che aveva accantonato una cifra superiore. Tanto che ci sarà “una liberazione delle risorse accantonate nel primo trimestre” con un impatto positivo sul conto economico di circa 300 milioni di euro al netto delle tasse e sul ratio Cet1 di circa +8,5 punti base.