Notizie Notizie Italia Per Creval potenziale upside da M&A di ulteriore +20%

Per Creval potenziale upside da M&A di ulteriore +20%

25 Settembre 2020 15:18

Tengono banco a Piazza Affari le sirene di M&A sul settore bancario. Ieri a scuotere il settore è stata l’indiscrezione Bloomberg secondo cui Credit Agricole ha acceso i fari sulle banche italiane di medio o piccole dimensioni al fine di accrescere la sua presenza nel Belpaese. Tra i nomi nel taccuino della seconda maggiore banca francese ci sarebbero Banco BPM e Credito Valtellinese. Di quest’ultima Credit Agricole detiene già una quota azionaria del 5%, acquisita nel 2018 a seguito della definizione della partnership bancassicurativa.

Oggi il titolo CreVal ritraccia dell’1,3% a 7,895 euro dopo il balzo di oltre +11% della vigilia.

La view di Equita che vede per il titolo spazio per salire  

Gli analisti guardano con attenzione ai possibili sviluppi per la banca valtellinese. Equita SIM in particolare elenca quattro motivi per cui Creval possa godere di notevole appeal speculativo:

i) eccellente posizione patrimoniale (CET1 al 16,7%).

ii) ottimi livelli di asset quality (NPE Ratio al 6,4%).

iii) base azionaria frammentata.

iv) valutazione complessivamente attraente (2021E PTE = 0,33x).

Assumendo un’acquisizione a un PTE di 0,4 volte (in linea con l’offerta iniziale pre cash del deal Intesa-UBI), questa garantirebbe un upside del 20% rispetto ai prezzi attuali. Con il titolo che a un multiplo di 0,4 volte tratterebbe a 9,8 euro e includendo parte dell’appeal speculativo la sim milanese ha alzato del 17% il prezzo obiettivo su Creval a 9 euro.

Più cauta Mediobanca 

Mediobanca Securities rimarca come Credit Agricole effettivamente presenta una buona potenza di fuoco e non ha paura di essere audace, ma negli anni ha avuto molte opportunità di acquistare reti italiane in difficoltà e ha resistito. “Creval è una possibilità (anche se è difficile razionalizzare il motivo per cui ciò non è già accaduto) mentre Banco BPM è improbabile“, rimarcano gli analisti di piazzetta Cuccia aggiungendo come Creval sia stato per un po’ e rimane un obiettivo e l’azione già ingloba un ‘premio M&A’ negli attuali prezzi.

In generale Mediobanca sottolinea come il consolidamento in Italia tra player grandi e ben capitalizzati avrebbe senso industriale, ma Unicredit non ha fretta di consolidarsi in Italia in vista della scadenza delle moratorie a meno che ciò non avvenga a condizioni molto favorevoli. Su Banco BPM, Mediobanca ritiene che possa rimanere fuori dai giochi in quanto i potenziali acquirenti stanno perseguendo altre strategie.