News Notizie Notizie Italia Payrolls fanno sorridere Piazza Affari, male Banco e Pirelli

Payrolls fanno sorridere Piazza Affari, male Banco e Pirelli

7 Agosto 2020 17:41

Il balzo oltre le attese delle non far payrolls Usa ha avuto oggi il sopravvento sui timori di un’escalation di tensioni Usa-Cina a seguito della mossa di Trump contro le società cinesi che controllano WeChat e TikTok

Così a fine giornata il Ftse Mib, che era arrivato a cedere oltre l’1% in mattinata, ha segnato un progresso dello 0,21% a 19.516 punti.

Negli Stati Uniti sono stati creati 1,8 milioni di posti di lavoro a luglio. Secondo i dati diffusi dal Dipartimento del Lavoro Usa, le buste paga nei settori non agricoli, le cosiddette non-farm payrolls, sono aumentate di 1,8 milioni di unità rispetto ai +4,8 milioni di posti di giugno. Il consensus indicava un dato pari a +1,48 milioni.

Giornata incolore per Banco BPM (-1,85%) a quota 1,272 euro all’indomani dei conti del secondo trimestre. La banca guidata da Giuseppe Castagna segna un risultato netto del secondo trimestre, escludendo l’effetto contabile derivante dalla variazione del proprio merito creditizio sulle proprie passività e gli impatti della PPA, è positivo ed è pari a 76 milioni (20 milioni nel primo trimestre). Includendo tali elementi, il trimestre segna una perdita di 46 milioni dall’utile di 151,6 milioni nel 1° trim. 2020. Le attese di consensus erano di un rosso di 91 milioni di euro. L’utile semestrale risulta pari a € 105 milioni.

In negativo anche Intesa Sanpaolo che cede lo 0,46% sotto quota 1,80 euro dopo il corposo rally della prima parte di settimana grazie anche alla trimestrale ben oltre le attese. Infine, in calo dell’1,39% Bper che ieri si era distinta in positivo.

Tra gli altri titoli in difficoltà si segnala ENI a -1,71 per cento. La peggiore è stata Pirelli a -3,47%, che bissa il forte calo di ieri post-conti.

Reazione positiva invece ai numeri trimestrali per Unipol, balzata in avanti del 2,54%. La compagnia assicurativa ha chiuso il primo semestre dell’anno con un aumento dell’utile netto che si è attestato a 617 milioni, contro i 353 milioni del giugno 2019. Il risultato del semestre è stato influenzato da una riduzione della sinistralità durante il periodo di lockdown. La raccolta diretta assicurativa è scesa del 16,4% a 6.100 milioni di euro. In particolare, la raccolta diretta Danni ha risentito del rallentamento dell’attività commerciale a causa dell’emergenza sanitaria e ha subito una flessione del 4,4% a 3.927 milioni.