Notizie Valute e materie prime Oro potrebbe varcare soglia 1.800 dollari se rischi geopolitici resteranno alti, secondo WisdomTree

Oro potrebbe varcare soglia 1.800 dollari se rischi geopolitici resteranno alti, secondo WisdomTree

20 Agosto 2019 15:54

Anche oggi l’oro mantiene la sua impostazione positiva, mantenendosi sopra la soglia di 1.500 dollari l’oncia, sui massimi a sei anni. Una corsa che ha portato negli ultimi due mesi i prezzi del metallo giallo a salire rapidamente, guadagnando il 14% in questo breve periodo (con un saldo da inizio anno di +17% circa). E si è lasciato alle spalle i minimi del 2 maggio scorso a quota 1.260 dollari. E secondo le previsioni di WisdomTree le quotazioni si potrebbero spingere ben oltre, fino a oltrepassare la soglia di 1.800 dollari, se i rischi geopolitici resteranno alti.

I motivi dei rialzi
“I rialzi dell’oro hanno seguito coerentemente il drastico calo dei rendimenti dei Treasury e l’aumento della domanda per gli asset considerati sicuri – spiega Nitesh Shah, Director Research di WisdomTree -. Le crescenti tensioni tra gli Stati Uniti e la Cina, sotto forma sia di guerra commerciale sia delle valute, hanno innervosito i mercati, rafforzando così la domanda di asset rifugio“. L’esperto sottolinea inoltre che sia il mercato che l’amministrazione Trump sembrano avere forzato la mano della Federal Reserve (Fed) per allentare la politica monetaria. Le crisi dei mercati hanno chiaramente influenzato le decisioni dell’istituto centrale statunitense che ha cambiato direzione dopo il ribasso delle borse all’inizio dell’anno. Le incertezze dell’amministrazione Trump sul fronte commerciale hanno indotto la Fed ad apportare un taglio ai tassi di tipo cautelativo. I future sui Fed fund indicano che il mercato si aspetta altri tagli ai tassi nel corso dell’anno e ciò probabilmente terrà bassi i rendimenti dei Treasury USA.

Le previsioni di WisdomTree

Secondo le previsioni di WisdomTree per lo scenario di base, i prezzi dell’oro saliranno a 1.550 dollari l’oncia nel secondo trimestre del 2020, in aumento rispetto ai 1.500 dollari di metà agosto 2019. “Questa previsione si fonda sui rendimenti dei Treasury decennali e sul paniere del dollaro statunitense che al momento si mantengono rispettivamente a circa l’1,65% e a 97 – afferma Nitesh Shah -. Ci aspettiamo che l’inflazione si aggiri attorno all’1,8%. Anche se non pensiamo che all’orizzonte si stiano profilando pressioni negative sui prezzi nell’immediato, un aumento dell’inflazione, anche minimo, non sarebbe coerente con i tagli ai tassi della Fed”.
Per quanto riguarda il posizionamento speculativo nel mercato dei future sull’oro è molto alto: 346mila contratti netti long, secondo i dati della Commodity Futures Trading Commission (CFTC), una cifra vicina al picco storico registrato nel luglio del 2016. Da WisdomTree segnalano inoltre che “il sentiment dei mercati nei confronti dell’oro è cambiato molto rapidamente in un breve lasso temporale – basti pensare che nel novembre del 2018 il posizionamento speculativo era netto corto. Le nostre previsioni per lo scenario di base contemplano un calo dei contratti netti lunghi su una cifra più modesta, 120mila, poiché il posiziona-mento non è mai rimasto così alto e così a lungo come oggi”.

Con uno scenario di base conservativo, WisdomTree riduce le posizioni speculative avvicinandole alla media di lungo periodo ma se dovessero restare elevate come oggi fino al secondo trimestre del 2020, il modello indica un avvicinamento dei prezzi dell’oro ai 1.815 dollari l’oncia. Sono molteplici, infatti, i rischi finanziari e geopolitici che hanno spinto a livelli elevati le posizioni dei future sull’oro, tra cui negoziati commerciali tra gli USA e la Cina che sono a un punto morto; i mercati che temono che l’allentamento di politica monetaria adottato dalla Fed sia un errore; le maggiori probabilità di una “hard Brexit” con un nuovo Primo ministro in Regno Unito. Non solo, l’escalation delle tensioni in Medio Oriente ma anche l’attività economica dell’Argentina e la nuova incertezza politica in Italia. Senza tralasciare i disordini di Hong Kong.

“È molto probabile che queste problematiche non vengano risolte celermente”, puntualizza l’esperto aggiungendo che se le tensioni geopolitiche dovessero aggravarsi ulteriormente, il posizionamento speculativo potrebbe aumentare ancora di più. Se le posizioni dovessero salire a 400mila contratti netti lunghi, il nostro modello indica che i prezzi dell’oro potrebbero salire a 1.875 dollari l’oncia – avvicinandosi al prezzo più alto di sempre, pari a 1.900 dollari toccato il 5 settembre del 2011.