Notizie Notizie Mondo Mercati e timori legati a Covid: investitori cercano rifugio in ‘porti sicuri’

Mercati e timori legati a Covid: investitori cercano rifugio in ‘porti sicuri’

10 Luglio 2020 15:29

Sui mercati l’evoluzione della pandemia continua a preoccupare. A far crescere i timori anche l’alert lanciato dal consigliere per la salute della Casa Bianca, Anthony Fauci, secondo il quale “gli Stati con nuovi casi di coronavirus in rapida espansione dovrebbero seriamente considerare un nuovo lockdown come ha fatto il paese quando il virus ha colpito gli Stati Uniti a marzo”.

I casi e le vittime del coronavirus continuano a crescere negli Stati Uniti, gettando anche un’ombra sull’attività economica e la ripresa. “Anche se l’amministrazione Trump non consentirebbe un altro completo blocco dell’economia, il comportamento sempre più cauto della popolazione potrebbe seriamente intaccare la velocità della ripresa economica post-Covid”, segnala Ipek Ozkardeskaya, senior Analyst di Swissquote Bank, che guarda anche all’appuntamento con le elezioni americane di novembre. “Tutto ciò accade mentre aumenta la pressione su Donald Trump e i sondaggi d’opinione mostrano l’avanzata minacciosa del suo rivale Joe Biden in vista delle elezioni di novembre – afferma l’esperto -. Questa posizione di favore del candidato democratico nei sondaggi mette sotto pressione anche il dollaro USA e i mercati azionari, poiché una vittoria dei democratici è generalmente considerata negativa per le performance borsistiche.

Verso porti sicuri, come l’oro
Insomma, lo scenario resta incerto e spinge gli investitori a cercare rifugio in porti sicuri. L’analista sottolinea, infatti, la domanda di beni rifugio è aumentata: con i titoli del Tesoro USA, lo yen e il franco svizzero che sono tutti in guadagno.
Protagonista dell’ultimo periodo anche l’oro che mostra solo un “parziale ritracciamento dell’oro a 1.795 dollari per oncia con gli investitori che stanno liquidando le loro lunghe posizioni nel metallo prezioso insieme alle loro posizioni di rischio”. In particolare, spiegano da Swissquote, la vendita simultanea di oro e titoli azionari a fronte di un aumento del rischio è diventata ormai una prassi che non intacca il valore di rifugio sicuro dell’oro a medio termine. Pertanto, le prospettive generali sull’oro rimangono rialziste nonostante una correlazione intraday positiva indesiderata con le azioni.

Sempre restando nel mondo delle commodity, il greggio WTI è scivolato sotto 40 dollari al barile mentre man mano che la pandemia rialza la testa. Le prospettive di una più lenta ripresa della domanda petrolifera combinata con un’ampia offerta globale potrebbero incoraggiare una correzione al ribasso più profonda verso 37/35 dollari.