Notizie Notizie Italia I sei trend tecnologici che domineranno nel 2020

I sei trend tecnologici che domineranno nel 2020

10 Dicembre 2019 15:29

Gli smartphone continueranno a dominare la scena tecnologica anche il prossimo anno, ma con nuove declinazioni sempre più intelligenti. Nel 2020 l’intero ecosistema dello smartphone supererà i 900 miliardi di dollari. Oltre al singolo device, ci sono una serie di “moltiplicatori” contribuisce al mercato degli smartphone: hardware, come ad esempio smart speaker, cover e wearable (smartwatch e fitness band), contenuti, advertising e app di giochi, musica e video; e Servizi, riparazioni, assicurazione, cloud, etc.

Dalla diciannovesima edizione di Deloitte TMT Prediction2020 emergono cinque trend tecnologici che domineranno il nuovo anno: smartphone più intelligenti, audiolibri, podcast ed e-bike. 

Smartphone più intelligenti 
Nel 2020, le tre principali fonti di ricavo saranno advertising, app (soprattutto di videogame), e accessori, che insieme produrranno oltre 370 miliardi di dollari, pari all’81% del totale.  Nel 2019, gli investimenti pubblicitari su mobile (smartphone e tablet insieme) hanno superato quelli in televisione e si prevede un’ulteriore crescita, a seguito dell’introduzione di nuovi format pubblicitari adatti a questi dispositivi. Tra il 2020 e il 2021, ci si attende un aumento del 13% per le spese di mobile advertising e i soli investimenti pubblicitari su smartphone raggiungeranno 176 miliardi di dollari nel 2020, il 18% in più rispetto al 2019. Lo smartphone è un touchpoint fondamentale per l’advertising, grazie alla possibilità di effettuare acquisti immediati, tramite la memorizzazione delle credenziali di carte di credito, e le innovazioni in ambito realtà aumentata e ricerche per immagini.

Nel 2020 ci si attende un fatturato complessivo di 118 miliardi di dollari per le app, di cui 80 derivanti da videogiochi, il 10% in più rispetto al 2019. I ricavi da app di videogame supereranno i 100 miliardi di dollari nel 2022, e l’80% sarà riconducibile allo smartphone. Il mercato subirà una spinta anche dai servizi di giochi a pagamento, che metteranno a disposizione centinaia di titoli, con una fee di registrazione. Grazie a processori che supporteranno game in 120Hz e alla bassa latenza che deriverà dal 5G, i giochi in streaming potranno fornire un ulteriore impulso a questa industria.

Si stima che il comparto degli accessori raggiungerà 77 miliardi di dollari nel 2020, principalmente grazie alle categorie audio, power e protezione. Ci si attende la vendita di 129 milioni di cuffie senza fili nel 2020, dai 46 milioni del 2018, mentre le power bank fattureranno 19.4 miliardi di dollari nel 2025, grazie anche ai caricatori wireless e USB-C, che saranno 40 volte più veloci degli standard attuali.

“L’ampiezza dei servizi e dei prodotti corollari allo smartphone è indice della rilevanza di questo device e lo qualifica come uno dei più importanti della storia. Con un giro d’affari di mezzo trilione di dollari nel 2020, i moltiplicatori potrebbero superare le vendite stesse dello smartphone nei prossimi 5 anni” afferma Andrea Laurenza, Partner Deloitte e industry leader TMT per l’area Deloitte Central Mediterranean. “Oggi, immaginare la nostra vita senza smartphone e senza i dispositivi e le app che lo completano è pressoché impossibile, e i suoi moltiplicatori rappresentano una grande opportunità di business per coloro che riescono a immaginarne nuovi sviluppi”.

AI direttamente nei device
In aggiunta, una nuova generazione di chip edge di Intelligenza Artificiale (AI) sarà inserita direttamente nei deviceDeloitte prevede che nel 2020 saranno venduti oltre 750 milioni di chip edge AI, ossia chip che sviluppano funzioni di machine learning direttamente dal dispositivo su cui sono installati, anziché da un data center in remoto. Il mercato dei chip edge AI registrerà 2,6 miliardi di dollari di ricavi, con un CAGR (tasso annuo di crescita composto) del 36% in tre anni. Entro il 2024 ci si attende una vendita di 1.5 miliardi di unità, il 20% in più dall’anno scorso (si pensi che il CAGR di tutta l’industria dei semiconduttori è del 9%).

Nel 2020, il 90% del comparto chip edge AI deriverà dal segmento consumer, principalmente dagli smartphone, che rappresenteranno il 70% di questa categoria, ma anche smart speaker e wearable (che insieme venderanno circa 125 milioni di unità). I chip edge AI offriranno numerose opportunità alle aziende soprattutto per applicazioni Internet-of-Things (IoT), supportando capacità di analisi dei dati superiori direttamente dal device, non limitate alla mera raccolta.

L’invasione dei robot  
Deloitte prevede che le imprese acquisteranno circa un milione di robot nel 2020 e la metà di questi sarà robot per servizi professionali. Con 16 miliardi di dollari di ricavi, questa tipologia di robot registrerà un trend del 30% in più rispetto al 2019. La categoria dei robot industriali, principalmente impiegata nella produzione di automobili, elettronica, metalli, plastiche e chimica, ha vissuto due anni difficili, segnati da guerre commerciali e dal calo del comparto automobilistico e del mercato cinese, che da solo conta il 36% della robotica. Tuttavia, entro il 2021, il numero globale di installazioni di robot industriali segnerà il 93% in più rispetto al 2016.

“Deloitte prevede un’espansione della robotica grazie alle recenti innovazioni tecnologiche che ne aumenteranno potenza e flessibilità. In questo contesto, sarà molto più complesso per le aziende valutare il ritorno degli investimenti in questa direzione: questa nuova generazione di robot avrà un impatto significativo sui processi decisionali della filiera produttiva e della logistica” commenta Andrea Laurenza. “I cambiamenti non impatteranno solo il mondo aziendale ma anche quello privato. I robot ‘consumer’ hanno infatti registrato un tasso di crescita del 44% rispetto al 2019, rappresentando il 97% delle unità robotiche vendute, e 1 dollaro su 7 di tutto il comparto. 5G e chip edge AI potranno incrementare anche le performance di questi device” conclude Andrea Laurenza.

Tutti in sella all’e-bike
Tra il 2020 e il 2023 saranno vendute oltre 130 milioni di e-bike, ed entro il 2023 ci saranno oltre 300 milioni di bici elettriche in circolazione in tutto il mondo, +50% rispetto al 2019. Il mercato delle e-bike sta ricevendo sempre più attenzione, soprattutto per i modelli di fascia alta, grazie ai recenti miglioramenti della batteria agli ioni di litio (LIB), più leggera e performante. Ad esempio, GM, Maserati e Volkswagen hanno già mosso i primi passi nel comparto. Tra il 2020 e il 2023, si prevede la vendita di oltre 130 milioni di e-bike, di cui due quinti con batterie LIB. Nel 2023 saranno venduti in tutto il mondo 40 milioni di e-bike, per un fatturato complessivo di circa 20 miliardi di dollari.

Libri da ascoltare
C’è poi il mercato degli audiolibri. Entro il 2020 il mercato globale di audiolibri crescerà del 25% per raggiungere 5 miliardi di dollari di fatturato, mentre quello dei podcast aumenterà del 30% per un totale di 1,1 miliari di dollari. Sebbene se paragonate al settore radiofonico (42 miliardi di dollari) e a quello musicale (51 miliardi di dollari) possano sembrare cifre minime, l’industria globale di media e intrattenimento mostra tassi di crescita del 4%.

Ad oggi, a livello globale, gli ascoltatori di audiolibri sono più di mezzo miliardo, concentrati principalmente in USA e Cina, che insieme rappresentano il 75% del mercato. 100 milioni di dollari sono i ricavi nei quattro paesi Nordics, e 500 nel resto di Europa.

Tempo di poadcast
Nel 2020, 1,6 miliardi di persone in tutto il mondo guarderanno la TV “tradizionale” (digitale o analogica). Le antenne TV supporteranno l’industria televisiva globale nell’affrontare il calo del tempo dedicato a questo media. Nel 2025, il business dei podcast potrà raggiungere 3,3 miliardi di dollari, ma la monetizzazione di questo strumento appare ancora cruciale, a causa delle molteplici fonti di ricavo: advertising, sponsorship, iscrizioni, eventi, merchandising, donazioni, o attività di content marketing e, infine, contratti di podcast brandizzati. Le grandi aziende sono i principali produttori di podcast: delle 25 più grandi aziende di Fortune 500, il 68% ha pubblicato podcast sui propri siti web con molteplici finalità, da attività di marketing, a formazione interna, così come strumento di reclutamento del personale.

Audiolibri e podcast presentano inoltre un target importante di utenti: da uno studio condotto in USA e in Canada nel 2018, emerge infatti un ascoltatore giovane, lavoratore e con un elevato grado di istruzione, il quale, per contro, appare sempre più lontano dai media tradizionali.

“I mercati di audiolibri e podcast sono ancora giovani e si prospettano trend positivi a doppia cifra per i prossimi anni. Rimangono molte strade aperte: gli editori di audiolibri devono capire non solo quali titoli pubblicare, ma anche quanti e con quale frequenza a seconda del paese di riferimento. Per l’industria dei podcast rimane incerta la monetizzazione e, molto probabilmente, una qualità migliore dei contenuti prodotti potrà aiutare ad attrarre più utenti. In questo contesto, la diffusione degli smart speaker potrà fornire un supporto a entrambi i settori, grazie anche ai pacchetti mensili di streaming on-demand (SBOD). Negli Stati Uniti, 2 utenti su 3 ascoltano settimanalmente un audiolibro o un podcast tramite assistenti vocali” commenta Andrea Laurenza.