Notizie Notizie Mondo Huawei paga lista nera Usa, prevede crollo consegne globali smartphone e taglia outlook fatturato

Huawei paga lista nera Usa, prevede crollo consegne globali smartphone e taglia outlook fatturato

17 Giugno 2019 12:19

Davvero un anno all’insegna delle sfide per Huawei. Il colosso cinese di infrastrutture per tlc – entrato nella lista nera delle aziende che non possono fare affari con società americane, a meno di una specifica autorizzazione da parte delle autorità competenti -prevede che le consegne globali di smartphone crolleranno tra il 40% e il 60%. E’ quanto ha riportato Bloomberg nella giornata di ieri. Non solo: sono di poco fa le dichiarazioni rilasciate dal fondatore e amministratore delegato Ren Zhengfei relative alla decisione del gigante di rivedere al ribasso le previsioni sul fatturato: di fatto, il taglio della capacità produttiva da parte di Huawei ridurrà il fatturato di $30 miliardi circa rispetto all’outlook precedente.

Il risultato è che il giro d’affari si attesterà attorno ai $100 miliardi, sia per il 2019 che per il 2020.

Il ceo ha anche reso noto che, nell’arco dei prossimi due anni, Huawei “effettuerà sostituzioni su diverse versioni differenti di prodotti”, senza specificare tuttavia se il signficato di questa frase significa che cercherà altrove quei componenti indispensabili per i suoi prodotti (chip) che non potrà acquistare più negli Stati Uniti, a causa dei divieti che l’hanno colpita.

“Siamo forti, e penso che non ci sia nessun modo per colpirci a morte”, ha detto Ren, facendo riferimento alle continue pressioni sferrate dagli Stati Uniti.

“Nei prossimi due anni, credo che ridurremo la nostra capacità, e che il nostro fatturato sarà inferiore di circa $30 miliardi  rispetto alle nostre previsioni, il che significa che i nostri ricavi provenienti dalle vendite saranno di $100 miliardi circa per quest’anno e il prossimo”. L’azienda riguadagnerà poi il suo “momentum di crescita” dopo il 2020.

Huawei, come accennato, si trova al momento nella lista nera degli Stati Uniti: le restrizioni hanno colpito i suoi affari, dal momento che il gigante è particolarmente dipendente dai fornitori americani, per quanto concerne l’acquisto di componenti e software necessari per diversi suoi prodotti, come smartphone e laptop.

La soglia dei $100 miliardi di fatturato è stata testata per la prima volta nel 2018, quando il giro d’affari è aumentato del 19,5% su base annua, rispetto al 2017.

I commenti del CEO lasciano supporre che la crescita del giro d’affari sarà a questo punto quasi piatta nel 2019 e 2020. Da segnalare che la Cnbc ha riportato di recente che Huawei sta sviluppando il proprio sistema operativo, che potrebbe essere lanciato alla fine di quest’anno in Cina.

Il gruppo è stato costretto, anche, a rinunciare al progetto di lanciare un nuovo laptop.

Riguardo agli smartphone, l’idea – secondo alcune fonti – è quella di ridurre le consegne di “Honor 20”, la versione che sarà lanciata in alcuni paesi europei, Regno Unito e Francia inclusi, a partire dal prossimo 21 giugno. I dirigenti monitoreranno il lancio e, nel caso in cui le vendite dovessero essere deludenti, potrebbero decidere di tagliarne le consegne. Per ovviare alle perdite dovute al crollo delle consegne, Huawei avrebbe intenzione di conquistare la metà del mercato cinese degli smartphone nel corso del 2019.