Notizie Indici e quotazioni Ftse Mib torna ai massimi dall’estate: big bancari trainati dalle trimestrali USA

Ftse Mib torna ai massimi dall’estate: big bancari trainati dalle trimestrali USA

15 Aprile 2019 15:44

Giornata euforica quella odierna per le big di Piazza Affari. Il Ftse Mib avanza, al momento a +0,20%, rivedendo quota 22mila punti per la prima volta dall’agosto 2018. E questo grazie alle positive performance dei bancari. Brillano sul listino milanese Unicredit (+1,35%), Banca Bper (+2,22%), Ubi banca (+1,69%). Il rialzo dei bancari che trainano all’insù il Ftse Mib è dovuto non solo all’ottimismo generato dalle parole del segretario al Tesoro Usa, Steven Mnuchin, secondo cui Pechino e Washington sono ormai alla fase conclusiva delle trattative, ma anche dalle trimestrali di Wall Street. Venerdì è stata i conti record di JPMorgan e Wells Fargo e oggi è la volta di Goldman Sachs e Citigroup.

Goldman Sachs e Citigroup trainano al rialzo Milano

Per Goldman Sachs l’utile netto è sceso del 21% a 2,25 miliardi di dollari e l’utile per azione è pari a 5,71 dollari contro i 6,95 dollari del primo trimestre del 2018 e 6,04 dollari del quarto trimestre del 2018. Secondo i dati IBES di Refinitiv, l’utile per azione era previsto a 4,89 dollari quindi le stime del consensus sono state superate. Il reddito totale della banca guidata da David Solomon è calato del 13 per cento nel primo trimestre e ha mancato le stime degli analisti, con tre delle sue quattro attività principali che hanno registrato un calo delle entrate. Il trading, fa sapere la banca, ha subito un notevole rallentamento nel trimestre, a causa delle preoccupazioni per la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina.

Anche Citigroup ha pubblicato i conti del primo trimestre che si è chiuso con un utile netto di 4,7 miliardi di dollari, ossia 1,87 dollari ad azione, contro i 4,6 miliardi, ossia 1,68 dollari, registrati un anno fa. I ricavi sono invece scivolati a 18,6 miliardi dai 18,9 miliardi dell’analogo periodo nel 2018. Il consensus FacSet era di 1,8 dollari, con un fatturato di 18,9 miliardi. I ricavi totali sono scesi del 2% a 18,6 miliardi, sostanzialmente in linea con le stime.