Notizie Notizie Mondo Febbre Bitcoin: +330% da marzo, batterà oro come hedge su dollaro? Rally anche da FOMO, la conferma dai trend Google

Febbre Bitcoin: +330% da marzo, batterà oro come hedge su dollaro? Rally anche da FOMO, la conferma dai trend Google

19 Novembre 2020 11:26

La febbre per il Bitcoin continua, tanto che la soglia psicologica di $20.000, che fino a pochi mesi fa sembrava lontana, si fa sempre più a portata di mano. Chi ha scommesso sulla moneta digitale numero uno al mondo spera nel rally di Natale, che possa portare la criptovaluta ad agguantare finalmente l’ambito target. Target che si lasciò scappare nel dicembre del 2017 quando, dopo una fase di poderosi rally, il Bitcoin corse fino al record storico di $19.665,39, per poi scoppiare come una bolla. Il 2020 è stato senz’altro l’anno della sua rivincita. Stando a quanto fa notare CoinDesk, da quando sono crollati di oltre -50% nel mese di marzo, e in una sola sessione, i prezzi sono rimbalzati di oltre +330%.

Dall’inizio dell’anno, il rally è stato pari a +160%; da settembre, il Bitcoin ha intrapreso una corsa di oltre +50% che, nelle ultime tre sessioni, lo ha portato a volare del 17%, frantumando i record degli ultimi tre anni.

E ora eccoci qui, oltre quota $18.000, nuovo massimo dal dicembre del 2017.

Tutto questo sta avvenendo in concomitanza con il divorzio della criptovaluta dall’oro, come dimostrato da alcuni grafici. Bloomberg scrive in particolare che il prezzo del Bitcoin relativo a quello dell’oro è anch’esso ai massimi in quasi tre anni.

Bitcoin strumento per proteggersi dall’inflazione e dal calo del dollaro più valido del vecchio, caro oro?

Secondo alcuni, la risposta è affermativa, alla luce di chi pronostica un tonfo del dollaro fino a -20% nel corso del 2021, parallelo alla ripresa dell’economia globale dalla pandemia del coronavirus COVID-19. E’ quanto afferma per esempio Jeffrey Halley, analista senior di mercato di Oanda Asia Pacific Pte che, stando a una email riportata da Bloomberg:

“Il Bitcoin sembra essere la scelta di hedge contro la svalutazione imminente del dollaro Usa, che sia per il lancio di nuove misure di Quantitative easing da parte della Federal Reserve, il debito governativo più elevato o l’irrigidimento della curva dei rendimenti. O anche, per il presentarsi di tutti questi tre fattori insieme”.

Ma certo il Bitcoin sta beneficiando anche della maggiore fiducia palesemente dimostrata nei suoi confronti da investitori del calibro di Paul Tudor Jones e Stanley Druckenmiller, per non parlare della svolta storica arrivata con la benedizione di PayPal  e del fatto che ora anche Ray Dalio, fondatore dell’hedge fund numero uno al mondo Bridgewater Associates, ha qualche dubbio, tanto da chiedere su Twitter di essere corretto, in caso di errore.

L’analista di Deutsche Bank Jim Reid ha confermato inoltre la divergenza tra il trend di asset come l’oro (-3,6% nel periodo compreso tra il 6 e il 17 novembre) e l’argento (-4,4%) nei confronti del Bitcoin (+13,4% nello stesso arco temporale).

A incidere sul rally del Bitcoin è anche il fenomeno “FOMO”, ovvero Fear of Missing Out, insomma paura di perdere il treno, dunque l’occasione, come ha spiegato in una nota riportata da Bloomberg Chris Weston, responsabile della divisione di ricerca presso Pepperstone Financial Pty. Il Fomo “è proprio in gioco in questo caso, e il fatto che ci siano così tante persone che stanno rendendo note le loro posizioni è un fattore, che chiaramente aiuta”. Tutto questo mentre l’oro è sceso di circa il 10% dal record testato ad agosto, riducendo la sua fiammata, nel 2020, a +23%. Poca cosa, rispetto al +160% del Bitcoin.

Intanto così commentano da 21Shares, leader mondiale negli ETP sulle criptovalute.

Massimo Siano, Head of Southern Europe di 21 Shares, in una nota diramata dopo che il Bitcoin, due giorni fa, era schizzato oltre quota $17.000, prima di superare poi, nelle ultime ore, anche la soglia di $18.000, scrive che il Bitcoin “sembra destinato prima o poi a battere anche il suo record di sempre di 20mila dollari”.

“Negli ultimi mesi – sottolinea – abbiamo osservato lo scenario di mercato migliore per la criptovaluta dal 2017 ad oggi, e molti segnali dicono che la corsa attuale potrebbe rivelarsi anche migliore di quella dell’epoca. Stavolta, infatti, i flussi non sono trainati da una frenesia speculativa degli investitori retail, bensì da investitori istituzionali che cercano strumenti per coprirsi dall’inflazione. Personalità come la leggenda di Wall Street Bill Miller, e altri come lui che puntano a detenere Bitcoin per lungo tempo. Solo pochi giorni fa, il 16 novembre, la SkyBridge Capital di Anthony Scaramucci (7 miliardi di AUM), ha annunciato che cercherà di esporsi alle crypto investendo in altri fondi. A conferma che stavolta la spinta non arriva dalla speculazione retail, si osservi il grafico sottostante che mostra la performance del Bitcoin nell’ultimo anno e la compara con l’interesse di ricerca di “Bitcoin” su Google.

 

Massimo Siano di 21 Shares continua:

“Come lecito attendersi, il picco precedente del Bitcoin andò di pari passo con un picco nelle ricerche. Tuttavia, nonostante ora stiamo raggiungendo vette simili a livello di prezzo, l’interesse mostrato dalle ricerche è estremamente basso. Il Bitcoin continua in ogni caso a rafforzarsi come investimento e marchio riconoscibile: lo dimostra la crescente adozione di servizi cripto, ad esempio CashApp, che nel terzo trimestre 2020 ha venduto Bitcoin per oltre 1 miliardo di dollari. L’interesse retail di certo prima o poi tornerà, non ci sono dubbi, soprattutto alla luce del recente cambiamento alla guida della SEC con l’addio del cripto-scettico Jay Clayton: un fatto che potrebbe aprire le porte a un ETF USA sul Bitcoin”.

“Tuttavia – conclude Siano – l’ondata retail arriverà probabilmente solo dopo il superamento della soglia dei 20mila dollari, spingendo un rally ancora più sostenuto e diffuso nei primi mesi del 2021. Ciò è reso probabile anche dall’aprirsi di nuove possibilità per l’investimento retail in Bitcoin, come l’implementazione su Paypal di un prodotto che permette ai clienti americani di investire in criptovalute. Un altro segnale che un rally mainstream guidato dal retail sia in arrivo? L’ultimo tweet di Maisie Williams, la giovane star della serie cult Game of Throne. (Arya Stark)