Notizie Indici e quotazioni FCA-PSA e le alternative sul tavolo su maxi cedola, per società termini e struttura non mutano

FCA-PSA e le alternative sul tavolo su maxi cedola, per società termini e struttura non mutano

3 Luglio 2020 12:56

L’ultima seduta della settimana vede FCA ripercorrere strada delle vendite, dopo i rialzi della vigilia. L’attenzione del mercato torna a focalizzarsi sul matrimonio con i francesi di PSA, e in particolar modo sulle recenti indiscrezioni stampa che stavolta ruotano attorno alla maxi cedola da 5,5 miliardi di euro che Fiat Chrysler dovrebbe distribuire agli azionisti prima di procedere alla merger con la casa automobilistica francese.

Al momento, secondo quanto riporta oggi “Il Sole 24 Ore” – che fa riferimento all’intenzione di FCA di evitare la distribuzione di cassa “in questa delicata fase” e che sottolinea che nessuna decisione definitiva sarebbe stata però ancora presa- Fiat Chrysler starebbe valutando l’opzione di “trasformare la ‘natura’ della maxicedola, in pratica valutare un dividendo in ‘asset’ e non più cash. “Le opzioni sul tavolo sono molteplici, dalla distribuzione di partecipate della stessa Fca ai suoi azionisti, fino all’inserimento nel perimetro della fusione di alcuni asset francesi inizialmente rimasti fuori dal progetto, come la società di componentistica Faurecia”, si legge nel quotidiano di Confindustria. “La struttura e i termini della fusione sono stati concordati e rimangono invariati“, ha dichiarato un portavoce di FCA interpellato da Borse.it dopo i rumors riportati oggi dal quotidiano finanziario.

Solo qualche giorno fa, in occasione dell’assemblea degli azionisti del gruppo ad Amsterdam, chiamata ad approvare il bilancio 2019, dal presidente di FCA, John Elkann, aveva rassicurato sulle tempistiche della fusione. “Nonostante le enormi sfide che sono emerse a causa dell’emergenza Covid-2019, posso confermare che il lavoro svolto dai nostri team per portare a termine la fusione è proseguito a ritmo sostenuto e prevediamo di raggiungere l’obiettivo di diventare un’unica società entro il primo trimestre del prossimo anno”.

Ieri il mercato sembrare essersi concentrato sugli ultimi dati sulle immatricolazioni in Italia e in Usa. E per Fca le notizie più confortanti erano arrivate da oltreoceano. Nel dettaglio, FCA ha registrato nel secondo trimestre un calo del 39% a/a negli Usa (mercato più importante per il gruppo, circa 30% dei volumi di FCA+PSA nel 2019) che può essere letto positivamente considerando che è il trimestre più impattato dal lockdown. “Il miglior andamento in termini relativi delle immatricolazioni in US rispetto all`Europa (più penalizzata dal lockdown) permette quanto meno di beneficiare di un mix geografico e di prodotti favorevole nel trimestre più difficile dell’anno”, conferma Equita SIM.

Intanto oggi titolo del gruppo guidato da Mike Manley cede oltre l’1% e viaggia sotto la soglia di 9 euro, portando a circa -32% il saldo da inizio anno (FCA è tra i 10 peggiori titoli del Ftse MIb YTD).

In media il consensus raccolto da Bloomberg indica per FCA un prezzo obiettivo a 10,82 EURO euro con potenziale upside del 22 per cento. Sempre il consensus degli analisti su Bloomberg indica per il gruppo italo-americano il 68,2%% di giudizi Buy e il 22,7% Hold, mentre solo due analisti dicono Sell (circa il 9,1%).