Notizie Notizie Italia Countdown assemblea azionisti: UniCredit non esclude operazioni straordinarie e ribatte a critiche maxi stipendio Orcel

Countdown assemblea azionisti: UniCredit non esclude operazioni straordinarie e ribatte a critiche maxi stipendio Orcel

13 Aprile 2021 09:38

In vista dell’assemblea ordinaria e straordinaria di dopodomani giovedì 15 aprile, un’anticipazione sul piano strategico che il ceo designato di UniCredit, Andrea Orcel, rivelerà al mercato (dopo l’estate) è contenuta nelle risposte che il cda ha dato alle domande pre-assembleari poste dagli azionisti.

“Analizziamo e valutiamo costantemente il nostro portafoglio di attività, al fine di individuare opportunità di ottimizzazione o di crescita. In caso di operazione di natura straordinaria, ne daremo tempestivamente informazione al mercato nel rispetto delle leggi e dei regolamenti applicabili”, si legge nella risposta alla domanda 19, che chiede: ‘Avete in progetto nuove acquisizioni e/o cessioni?’

Dalla risposta si evince chiaramente come Piazza Gae Aulenti non escluda operazioni straordinarie, e l’attenzione del mercato va subito al tema del risiko bancario, dunque a eventuali operazioni di M&A (fusioni e acquisizioni) a cui Orcel potrebbe star già guardando: un matrimonio con Mps, oppure con Banco BPM. Occhio, riguardo al destino del Monte di Stato, all’osservazione che di recente ha fatto il presidente del Consiglio Mario Draghi.

I rumor su possibile nozze che vedrebbero come regista UniCredit hanno interessato nelle ultime settimane anche Mediobanca; in questo caso l’anello di congiunzione sarebbe il patron di Luxottica Leonardo Del Vecchio.

A tal proposito, un azionista di UniCredit ha riproposto l’eventuale opzione in una delle domande pre-assembleari. “Si è prospettata la possibilità di un’OPA su Mediobanca?“, ha chiesto. La risposta di UniCredit è stata la seguente: “Non commentiamo indiscrezioni e speculazioni di stampa. Qualora perseguissimo un’operazione di natura straordinaria, ne daremo tempestivamente informazione al mercato nel rispetto delle leggi e regolamenti applicabili”, ha rimarcato ancora una volta il cda.

Riguardo all’azionariato, UniCredit ha informato che al 31 dicembre 2020 gli azionisti risultano essere circa 287.000, con l’azionariato residente che detiene circa il 19,28% del capitale e gli azionisti esteri l’80,72% . Nel dettaglio, il 99,522% dei soci detiene tra una e 100mila azioni, lo 0,298% tra 100mila e 500mila, lo 0,156% tra 500mila e 5 milioni, lo 0,012% tra 5 e 10 milioni e lo 0,012% tra 10 milioni e un miliardo.

Piano Orcel solo dopo l’estate, UniCredit rimarca roadmap ESG

Ci vorrà ancora tempo prima che il mercato conosca la strategia del ceo designato di UniCredit, Andrea Orcel: il piano strategico dovrebbe essere svelato, come hanno anticipato giorni fa alcuni dopo una call di alcuni broker con i vertici (il cui esito non è stato entusiasmante), non prima dell’estate. Dopodomani 15 aprile sarà comunque sicuramente l’Orcel-Day visto che l’AD designato si insedierà ufficialmente a Piazza Gae Aulenti.

In un’altra risposta alla domanda di un azionista, la banca ha comunque risposto in che modo la strategia cambierà a seguito della pandemia Covid :

“Il COVID-19 ha innescato un cambiamento nella mentalità, nel comportamento e nelle esigenze dei clienti. Il percorso di digitalizzazione già intrapreso con Transform 19 e rafforzato con Team 23 intensamente impegna il Gruppo con l’obiettivo di fornire servizi basati su tecnologie innovative e processi più semplici e sicuri. Il costante rafforzamento della nostra infrastruttura tecnologica, in termini di aggiornamento evolutivo e stabilità, rappresenta un pilastro centrale della strategia di sviluppo del Gruppo. UniCredit continua a potenziare la digitalizzazione e l’accesso da remoto all’offerta bancaria consentendo ai clienti di scegliere i canali preferiti. Il modello di servizio risponderà alle esigenze dei diversi segmenti, con l’obiettivo di promuovere l’adozione del digitale e l’integrazione dei diversi canali di distribuzione, con una rinnovata attenzione alla consulenza da remoto e al ruolo del contact center. Come parte della strategia generale, UniCredit ha una chiara roadmap ESG che aderisce ai più elevati standard globali e si impegna anche a tutelare il capitale naturale e fornire soluzioni di finanziamento sostenibili. Un percorso di lungo periodo volto alla definizione di una nuova strategia ESG è stato lanciato. Esso rappresenta una componente chiave di una più ampia revisione della strategia in corso. L’attuale Piano Strategico di Gruppo – viene sottolineato -verrà comunque aggiornato per tenere conto del nuovo scenario / contesto macroeconomico e di eventuali ulteriori azioni strategiche“.

Polemica maxi-stipendio Orcel, UniCredit risponde

Diverse le domande degli azionisti sul maxi stipendo di Andrea Orcel, pari a 7,5 milioni di euro, che tante polemiche ha innescato:

La banca ha risposto che “la struttura retributiva prevista per il 2021 è strettamente legata al primo anno del mandato ed è volta a garantire il giusto livello di competitività e attrazione per un dirigente di alto livello. In tale contesto, in sostituzione della remunerazione variabile standard per il 2021 e al fine di favorire l’allineamento degli interessi tra il ceo designato e gli azionisti attraverso la dinamica dei prezzi delle azioni (al rialzo e al ribasso), già nel primo anno nel ruolo, è prevista un’assegnazione una tantum basata su azioni, che consentirà ad Orcel di soddisfare le linee guida sull’azionariato del gruppo, che prevedono che il ceo mantenga un controvalore pari al 200% della retribuzione fissa in azioni”.

Da segnalare che, alla fine di marzo, i due consulenti Glass Lewis e Iss hanno raccomandato di votare contro la politica di remunerazione prevista per il nuovo ceo (2,5 mln fissi e 5 mln la parte variabile in azioni). Parallelamente, però, entrambi i proxy advisors hanno raccomandato di votare a favore della lista proposta che include Orcel come nuovo ceo. E gli analisti di Intesa SanPaolo hanno confermato il loro giudizio sul titolo: “Non crediamo che la nomina di Orcel sia a rischio e ci aspettiamo che venga nominato ceo dopo l’assemblea degli azionisti di aprile”, hanno scritto in una nota, confermando la view neutral sul titolo con target price a 10,1 euro.

Nel dettaglio Orcel riceverà uno stipendio fisso annuo di 2,5 milioni di euro insieme a una remunerazione variabile fino al doppio dell’importo in azioni, secondo i documenti rilasciati prima dell’assemblea. Solo per il primo anno la remunerazione variabile non è soggetta ad alcuna condizione di performance o clausola di claw-back. “La generosità di UniCredit nei confronti del suo nuovo ceo si scontra con l’attuale contesto globale, la raccomandazione della Bce sulla retribuzione dei dirigenti e la sobrietà dell’era Mustier“, aveva sottolineato l’altro l’influente proxy adviser Institutional Shareholder Services (ISS).