Notizie Notizie Mondo Cina, ‘go-green’ e value: i tre temi d’investimento del secondo semestre, ecco la view di Robeco

Cina, ‘go-green’ e value: i tre temi d’investimento del secondo semestre, ecco la view di Robeco

27 Luglio 2020 14:42

Sui mercati sono numerose le domande che continuano a susseguirsi. In molti si domandano che ‘forma’ avrà la ripresa e in molti si interrogano in che direzione potrebbero andare i mercati azionari nei prossimi mesi. Per entrambi gli interrogativi, molto dipenderà da come si muoverà la pandemia, e se sarà il caso in autunno di tornare alla misure di contenimento di fronte a una nuova esplosione di casi.

Fabiana Fedeli, global head of fundamental equities di Robeco, sostiene che nel caso in cui non vengano imposti nuovi lockdown e finché le banche centrali e i piani di spesa fiscale continueranno a sostenere i mercati, è probabile che l’azionario venga ulteriormente avvantaggiato. Secondo la view dell’esperta, appare però “improbabile che ci siano altri consistenti rialzi, specialmente negli Stati Uniti, sembra “piuttosto giunta l’ora di una frenata, forse addirittura di qualche presa di profitto”. A pochi settimane dall’avvio del secondo trimestre, Fedeli ha individuato tre d’investimento chiave che potrebbero carattirizzare la secondo parte dell’anno.

Tra Cina, green e value: tre chiare tendenze per Robeco
Proseguendo lungo la strada che porta alla normalizzazione, Robeco vede emergere tre chiare tendenze: ossia la Cina, il green e il value. “Innanzitutto, il nostro ottimismo sull’azionario cinese e, soprattutto sulle A-share, non è condiviso da tutti. Oltre all’efficace gestione del Covid-19 e alla veloce ripresa economica, ci sono anche motivi strutturali”, spiega Fabiana Fedeli sottolineando che la Cina è la seconda economia al mondo per dimensioni e ha un mercato azionario decisamente poco rappresentato nei portafogli degli investitori.

Sempre secondo la view di Robeco per il resto dell’anno, l’azionario cinese dovrebbe essere favorito da dati macroeconomici in miglioramento e dalle riforme in atto sul mercato dei capitali. Inoltre, in termini di valutazioni, le A-share sono vicine ai minimi storici rispetto all’azionario a stelle e strisce. È probabile una certa volatilità di breve periodo, causata dai tentativi del governo di calmare l’esuberanza degli investitori retail, dai nuovi contagi o dall’inasprimento del conflitto tra USA e Cina. “Ma pur non aspettandoci gesti distensivi, specialmente in vista delle elezioni USA, siamo convinti che l’impatto delle tensioni sul sentiment degli investitori nei confronti della Cina stia diminuendo”, indicano ancora da Robeco.

Il secondo trend è una svolta epocale in tutto il mondo. Se il mantra rimane “follow the money”, la seconda regola è “go green”. Se per anni gli investitori hanno messo al centro la governance, oggi, rimerca Fedeli, è chiaro che a influenzare maggiormente le previsioni finanziarie sarà l’impatto ambientale di ciascuna società. Il Covid-19 ha spinto questo trend. Nel promettere sostegno fiscale, i governi hanno chiarito che la priorità sarà quella di creare un mondo più sostenibile.

Per quanto riguarda il terzo trend, l’estrema polarizzazione di performance e valutazioni tra value e growth è sotto gli occhi di tutti. “Una simile disparità facilita il ritorno del value, ma non basta: è necessario un miglioramento delle previsioni macroeconomiche”, segnalano ancora da Robeco rimarcando il fatto che “la rotazione verso il value del secondo trimestre è durata solo fino a quando le previsioni sui dati macroeconomici e sui titoli ciclici erano in miglioramento”. Con il Covid-19 difficile da contenere, soprattutto negli USA, il value è tornato a deludere. Ha però mostrato una ripresa in Cina, e anche qui l’evoluzione dei dati macroeconomici sarà fondamentale.

“In un mondo di rivoluzioni tecnologiche, in cui le economie del globo consumano sempre più servizi e contenuti, la vendita al dettaglio ed i flussi di informazione si spostano online, i processi di produzione dipendono più dal software che dall’hardware, e la sostenibilità delle pratiche ha un ruolo centrale, pertanto la nostra ricerca del value deve affinarsi”, conclude Fedeli rimarcando il fatto che “le società che non stanno al passo con l’innovazione potrebbero rimanere indietro e trasformarsi in value trap. Il value non è più sinonimo di mean reversion”.