News Notizie Notizie Italia Borsa Milano chiude male, Nexi e Unipol in coda al Ftse Mib. Tenaris inarrestabile

Borsa Milano chiude male, Nexi e Unipol in coda al Ftse Mib. Tenaris inarrestabile

5 Marzo 2021 18:00

Chiusura opaca per Piazza Affari. Il Ftse Mib ha lasciato sul terreno lo 0,55% a 22.965 punti dopo una seduta altalenante.

Gli ottimi dati sul mercato del lavoro Usa non sono bastati a far cambiare l’umore al mercato che dopo una prima reazione positiva ha nuovamente virato in rosso in concomitanza con i nuovi picchi toccati dai rendimenti dei Treasury. La crescita dell’occupazione è stata superiore a quanto stimato nel mese di febbraio: +379.000 nuovi posti di lavoro, ben oltre l’aumento stimato di 210.000 unità.

Tra i singoli titoli di Piazza Affari si segnala il -2,73% di STM coinvolta nel sell-off del settore tech. La peggiore è stata però InWit con -3,7% a 8,2 euro dopo che ieri ha diffuso i conti del quarto trimestre 2020 che evidenziano l’accelerazione dei principali KPI industriali e la conferma del trend di crescita di ricavi, profittabilità e generazione di cassa. Gli analisti di Intesa Sanpaolo confermano Buy su Inwit (tp a 12,6 euro) con view positiva dettata dalle “secolari prospettive di crescita organica, supportate da una maggiore domanda di servizi digitali”.

Molto male anche Unipol (-3,19%) che paga le voci stampa secondo cui Banco BPM e Cattolica potrebbero raggiungere a breve un’intesa sul futuro delle due joint venture assicurative. Una rottura tra Banco e Cattolica avrebbe potenzialmente spianato la strada a un’intesa con Unipol, legata anche a un possibile deal Banco-Bper. Oltre -3,4% per Nexi con le voci di una possibile revisione del piano cashback da parte del governo Draghi.

In calo oggi anche Poste Italiane (-1,24%). Il gruppo guidato da Matteo Del Fante terrà il prossimo 19 marzo 2021 il ‘Capital Markets Day’, illustrando il nuovo piano con obiettivi al 2024.

Si sono mosse controcorrente le big del comparto oil con Eni +1,88% che ha valicato il muro dei 10 euro; molto bene anche Saipem +3,33% e Tenaris +3,1%; quest’ultima aggiorna i top da febbraio 2020 con un prepotente oltre +150% dai minimi toccati il 29 ottobre scorso. Il settore cavalca le performance ancora rialziste del petrolio (Brent oltre 69$ sui massimi da inizio 2020) dopo la decisione a sorpresa dell’Opec+ di mantenere stabile la produzione di aprile.