Riguardo ai conti del terzo trimestre, gli esperti della banca d’affari sottolineano che i “dati di traffico erano già noti (in rallentamento in Europa e sostenuti in Chile). L’Ebitda del terzo trimestre 2018 era impattato da 355 milioni di provision per il Ponte di Genova. Al netto di questi effetti e dell’aggiustamento dei fondi per i minori tassi, la crescita like-for-like è del 1% (3% oltre le stime), grazie ad Abertis a +4%. Atlantia stand-Alone a -2% a causa delle attività ancillari, Aspi a -2%, Latam a +24% ed Aeroporti di Roma (Adr) a +4%”.
Confermata da Equita la stima dell’Ebitda sull’intero anno “a 7,4 miliardi, con un maggior contributo del Latam e di Abertis”. Sul 2020 e 2021, gli analisti “hanno limato la stima di Ebitda del 1-2% e il traffico di Adr da +2,4% a +0,2% (effetto ristrutturazione Alitalia), mantenendo l’attuale sistema tariffario per Aspi”.
In conclusione, gli analisti di Equita hanno tagliato il target price su Atlantia del 3% a 25 euro e hanno abbassato la raccomandazione a Hold. “In questa fase di focalizzazione sulle attività italiane preferiamo rimuovere dalla SoP (Sum-of-the-Parts) i potenziali benefici dagli accordi di sviluppo commerciale con Hochtief/Acs (pari a 0,7 euro per azione)” spiegano gli esperti, aggiungendo che “il titolo non è caro, ma passiamo ad Hold perché permane l’incertezza su Aspi (negoziazioni col governo e possibile passaggio ad un sistema RAB based), anche se i prezzi del titolo sembrano in parte scontare questo rischio”.