Notizie Notizie Mondo Amundi predica cautela su Wall Street, neutralità sull’Europa. Ecco cosa dice in tema di BTP

Amundi predica cautela su Wall Street, neutralità sull’Europa. Ecco cosa dice in tema di BTP

5 Agosto 2020 14:08

Il mese di luglio è stato positivo per i mercati azionari globali in scia alle buone indicazioni che sono arrivate dall’Europa (accordo sul Recovery Fund in testa), capaci di controbilanciare alcuni temi di incertezza, come l’evoluzione dell’epidemia. Nel pieno dell’estate, gli analisti, economisti ed esperti guardano già alla stagione autunnale. Lo fa anche Matteo Germano, Head of Multi-Asset e CIO Italy di Amundi, che analizza il giusto mix tra diversificazione e protezione da adottare sui principali mercati nei prossimi mesi. In particolar modo, l’esperto predica cautela su Wall Street e neutralità sui listini europei, ma guarda anche alla ripresa di Pechino e a un outlook positivo sui mercati emergenti.

In particolare, Germano si sofferma sulle ultime indicazioni e spiega che è stato “valutato il miglioramento marginale della dinamica economica, la rotazione verso i titoli ciclici e i continui stimoli monetari e fiscali (l’ultima notizia in merito riguarda l’accordo sul Recovery Fund dell’UE). Tuttavia, aggiunge, abbiamo notato alcune aree in cui le valutazioni stanno diventando eccessive e ci siamo quindi chiesti quali segmenti richiedano un eventuale aggiornamento in senso migliorativo e quali invece continueranno a rimanere sotto stress. “Pur mantenendo un approccio equilibrato, gli investitori dovrebbero abbandonare gradualmente la loro posizione conservativa per adottarne una più neutra, diversificando i rischi e aggiungendo valore relativo in Europa e negli Stati Uniti”, aggiunge.

Cautela su Wall Street: ecco perchè
Amundi mantiene una posizione moderatamente cauta sulle azioni americane per via del profilo rischio/rendimento svantaggioso, mentre rivede la view sull’Europa, su cui ora ha un giudizio neutrale, “grazie al miglioramento del sentiment dovuto alla riduzione del premio al rischio, alle sue valutazioni interessanti rispetto agli Stati Uniti, ai migliori dati economici e alla stabilizzazione delle revisioni degli utili”. “La regione beneficerà anche del miglioramento del contesto per i titoli ciclici”, spiega Matteo Germano.

Per quanto riguarda i mercati emergenti, pur rimanendo per ora neutrali, “abbiamo un outlook positivo e stiamo valutando le opportunità vista l’abbondante liquidità, il supporto a un posizionamento leggero e le aspettative di stimoli continui soprattutto in Asia, dove ci sembra in effetti che i primi Paesi colpiti dalla pandemia siano anche i primi a uscirne”, rimarca ancora l’esperto. La Cina è stata ad esempio il primo Paese in cui è stato attuato il lockdown ed è stato anche il primo a riprendersi, come dimostrato dagli ottimi dati sul PIL nel secondo trimestre. A livello regionale, la preferenza di Amundi continua ad andare alla Cina (buona tenuta degli utili societari), all’Indonesia (prudenza fiscale e valutazioni), alla Corea del Sud e a Taiwan per via dei forti stimoli e del miglior contenimento dell’epidemia.

Riguardo alla duration, “manteniamo una posizione pressoché neutrale sui Treasury USA in un contesto di controllo della curva perché i rendimenti a breve si stanno muovendo in un range ristretto anche se tale trend non è stato riconosciuto in modo esplicito – sottolineano da Amundi -. È difficile prevedere un rialzo significativo dei rendimenti obbligazionari perché, stando alle indicazioni della Fed e della BCE, prima dell’inizio del 2020 non ci saranno modifiche alle politiche monetarie. Manteniamo la nostra preferenza per i Treasury quinquennali rispetto ai Bund quinquennali per via del loro status di porto sicuro e degli acquisti di bond da parte della Fed”.

Il consiglio? “Meglio monetizzare i guadagni sui BTP decennali e trentennali”
Secondo la view di Amundi, il debito dei Paesi periferici della zona Euro rimane allettante per via del supporto arrivato dalla Bce, della spinta fiscale collettiva data dal Recovery Fund e della continua caccia al rendimento. “Tuttavia, gli investitori farebbero meglio a monetizzare i guadagni sui BTP decennali e trentennali rispetto ai bund trentennali tedeschi per mantenere un profilo di rischio più bilanciato e disciplinato e rientrare quando si apriranno finestre interessanti”, suggeriscono gli esperti che sono positivi sulle “obbligazioni americane indicizzate all’inflazione per via delle valutazioni convenienti e delle forze reflazionistiche a lungo termine che emergeranno man mano che ci sarà una ripresa della crescita”.
Il credito rimane un’interessante fonte di rendimento visto che sia la Fed, sia la BCE hanno incluso le obbligazioni nei loro programmi di acquisto. “Qui privilegiamo i bond in euro rispetto a quelli in dollari, e le obbligazioni societarie Investment Grade rispetto a quelle High Yield (HY)”, indica ancora Germano.

Rischi e coperture: come muoversi
I rischi principali, legati a una seconda ondata, a una Brexit senza accordo e alle elezioni americane, richiedono protezioni adeguate nei portafogli. Per queste motivazioni Amundi punta su JPY/USD (porto sicuro) e sull’oro come protezione contro l’incertezza.