Notizie Indici e quotazioni Accordo Brexit UK-Ue, rally scatenato sterlina dura poco. Ma valuta ora più tutelata da scommesse short

Accordo Brexit UK-Ue, rally scatenato sterlina dura poco. Ma valuta ora più tutelata da scommesse short

17 Ottobre 2019 15:06

Sulla Brexit, accordo fatto tra l’Unione europea e il Regno Unito. Finalmente una svolta, nelle trattative tra Londra e Bruxelles: sia il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker che il premier britannico Boris Johnson danno la notizia via Twitter, confermando le indiscrezioni arrivate poco tempo prima.

E’ subito boom di acquisti per la sterlina che, nei confronti del dollaro, si avvicina fino alla soglia di $1,30, superando quota $1,29 per la prima volta in cinque mesi, dallo scorso maggio e volando fino a $1,2988. Anche l’euro sale contro il dollaro, accogliendo positivamente la breaking news, con un balzo dello 0,5% al massimo intraday di $1,1140.

I buy sulla sterlina, tuttavia, si smorzano, e neanche dopo molto tempo la valuta vira in territorio negativo, perdendo anche quota $1,28 nei confronti del dollaro. Virata in rosso anche sull’euro, con il cambio EUR-GBP che balza di oltre +0,75%, a quota GBP 0,8686.

E’ la moneta unica, dunque, che beneficia maggiormente delle notizie che arrivano dal fronte Brexit, riposizionandosi sopra la soglia di $1,11 per la prima volta in un mese.

Tuttavia Marc Chandler, responsabile strategist di mercato presso Bannockburn Global Forex, sottolinea che, affinché si possa parlare di fase di ripresa dell’euro, il cambio EUR-USD dovrebbe superare quota $1,1210.

Sull’outlook della sterlina, un report di ING fa notare che la valuta britannica rimane a premio del 2% nei confronti dell’euro, e che, nel caso in cui sabato il Parlamento UK bocciasse il nuovo Withdrawal Agreement raggiunto tra uil Regno Unito e l’Unione europea, il margine di rialzo della moneta UK verrebbe ridotto. Allo stesso tempo, secondo ING l’accordo ha comunque ridotto le probabilità di una Hard Brexit, limitando di conseguenza anche il rischio di nuovi ribassi per la sterlina.

Se non altro, si dovrebbero ridurre le scommesse short sulla moneta.

Nel presentare un grafico sulle posizioni short accumulate sulla moneta, ING sottolinea, di fatto, che “non saremmo sorpresi se le posizioni speculative venissero ridotte del 10% o anche oltre (dal 32% attiale al 20% o una percentuale anche più bassa)”, considerati i precdenti esempi di aggiustamenti che hanno caratterizzato le decisioni degli speculatori. “Negli ultimi quattro anni – si legge – abbiamo assistito a diversi casi di aggiustamenti del 10% circa nella riduzione delle scommesse short”.

 

Certo, una view più chiara sui movimenti della sterlina si presenterà a seguito del voto del Parlamento UK sul Withdrawal Agreement, atteso per la giornata di sabato, dopodomani, 19 ottobre, L’accordo ha già contro gli unionisti nordirlandesi del Dup, che hanno di nuovo espresso la loro opposizione al deal.

Ma “anche nel caso di un worst case scenario realistico descritto sopra (ovvero di una bocciatura dell’accordo UK-Ue da parte di Westminster, che, vista la bocciatura del Dup, viene considerata dagli analisti di ING come “alto rischio“), è possibile che l’accumulazione delle posizioni short non sia particolarmente intensa, viste le probabilità ridotte di una Hard Brexit”.