Notizie Notizie Mondo Incubo Brexit: sterlina in altalena, preda di speranze e timori. Boom scommesse short

Incubo Brexit: sterlina in altalena, preda di speranze e timori. Boom scommesse short

14 Marzo 2019 12:28

Prima l’ottimismo, poi la cautela, visto che c’è ancora molta strada da fare prima di capire che fine farà l’intero processo della Brexit.

La notizia relativa alla decisione dei parlamentari della Camera dei Comuni di votare (ieri sera) contro l’opzione no-deal Brexit (o anche Hard Brexit, uscita del Regno Unito dall’Ue senza accordo) ha fatto scattare immediamente gli acquisti sulla sterlina, salita fino a +2% circa nei confronti del dollaro a $1,3339.

Il rialzo è stato il più forte dall’aprile del 2017, dunque in due anni. La valuta ha però ritracciato, virando in rosso, e a metà giornata perde fino a -0,70% a $1,3245. Flessione anche nei confronti dell’euro, con il rapporto EUR-GBP in rialzo di oltre mezzo punto percentuale a 0,8540.

Oggi, altra giornata campale a Westminster, con la Camera dei Comuni che si riunirà per la terza serata consecutiva per esprimersi stavolta sull’opzione di estendere l’Articolo 50.

C’è da dire che una vera e propria estensione sarebbe possibile soltanto con l’approvazione dell’Unione europea, che chiederebbe tra l’altro a Londra di motivare una tale richiesta.

Gli analisti di DBS Group a Singapore, in una nota riportata dalla Cnbc fanno notare a tal proposito che il voto di mercoledì sera, con cui è stata rigettata l’opzione no-deal Brexit “non elimina il rischio di una Brexit disordinata il prossimo 29 marzo”.

Di conseguenza, sottolineano gli esperti, l'”apprezzamento della sterlina (precedente) si è fondato su basi vulnerabili e non solide”.

Margaret Yang, analista di mercato presso CMC Markets Singapore, presenta il quadro più generale della sterlina, facendo il punto della situazione a livello settimanale.

“La sterlina ha vissuto sessioni turbolente questa settimana, a causa delle decisioni di voto sulla Brexit. I parlamentari del Regno Unito hanno respinto l’accordo Brexit di Theresa May e poi hanno votato una mozione per evitare un’uscita senza accordo. Ora sembra che un rinvio della scadenza del 29 marzo sia l’unica opzione sul tavolo e potrebbe essere un ritardo “tecnico” o una pausa più lunga, soggetta all’approvazione dell’UE. Dato il notevole divario di voti tra i parlamentari in questo round e la posizione ferma dell’Unione europea sull’attuale accordo, la probabilità di introdurre modifiche significative per entrambe le parti per raggiungere un terreno comune sta diminuendo”.

Bloomberg riporta intanto che un parametro stilato da Citigroup che monitora il posizionamento dei trader mostra come le scommesse ribassiste sulla sterlina abbiano testato il record dallo scorso dicembre. Non solo. Dal parametro emerge anche che le posizioni short dovrebbero continuare a salire.

Jingyi Pan, strategist presso IG Asia Pte in Singapore, spiega le posizioni short accumulate, sottolineando che, vista l’assenza di coesione nel Regno Unito sulla Brexit, il sentiment su quella che si sta confermando la valuta più volatile di quelle del G10 continuerà a deteriorarsi.

Inoltre, nel breve termine, “più ci avvicineremo alla data Brexit (del prossimo 29 marzo) senza una soluzione chiara, più i mercati diventeranno nervosi”.

Dunque, “assisterete a una crescita ulteriore di quelle scommesse short”. Da segnalare che la sterlina ha guadagnato quasi il 4% dall’inizio dell’anno, confermandosi la valuta migliore tra quelle dell’area G-10. I guadagni sono stati alimentati proprio dalla speranza che il Regno Unito eviti una Hard Brexit.

Diversi gli analisti che cercano di interpretare quanto sta accadendo al processo della Brexit e quello che sarà l’impatto sui mercati.

Così inoltre Stephanie Kelly, Senior Political Economist di Aberdeen Standard Investments, commenta gli sviluppi delle ultime ore:

“Dopo la bocciatura del No Deal, il Regno Unito è ora alla ricerca di una motivazione forte per la richiesta di proroga all’UE. La respinta del Parlamento Britannico al No Deal comporta un’estensione dell’articolo 50 e questo spiega l’apprezzamento della sterlina di oggi. Nei prossimi giorni ci aspettiamo comunque che la sterlina continuerà a viaggiare sulle montagne russe, considerato che occorre fare chiarezza su alcuni fattori chiave, come la disponibilità da parte dell’Unione Europea di concedere una proroga, la durata della proroga stessa e la possibilità che il percorso politico di Theresa May possa esaurirsi, aprendo quindi la strada alle elezioni generali.Una delle grandi questioni a cui gli investitori guardano con attenzione è esattamente la motivazione che il Regno Unito presenterà all’Unione Europea per giustificare un’estensione dell’articolo 50. Il problema è che, con il Parlamento così diviso sulla questione Brexit, non è chiaro chi abbia esattamente l’autorità sufficiente per presentare una ragione chiara e convincente. Il fatto di trovarsi di fronte a una eventuale richiesta di proroga sarà frustrante per l’Unione Europea, ma è estremamente improbabile che essa possa rifiutarla. I costi per entrambe le parti sono ancora troppo elevati”.

Infine Léon Cornelissen Capo Economista di Robeco, afferma che “le probabilità di una Brexit senza accordo (c.d. ‘no deal’) sono scese notevolmente. In sostanza, sono ora disponibili due opzioni: un ritardo (eventualmente seguito da un nuovo referendum, con i sondaggi che adesso indicano una maggioranza a favore del ‘Remain’) o l’accettazione da parte del Parlamento dell’accordodi uscita dall’Unione. La costante incertezza sulla Brexit sta cominciando a ripercuotersi sull’economia del Regno Unito, ma le cose dovrebbero assestarsi una volta chiaro che una ‘hard Brexit’sarà evitata in qualsiasi scenario.