Notizie Indici e quotazioni Trader anonimo crea scompiglio a Wall Street con vendita opzioni put. Imita scommessa Buffett?

Trader anonimo crea scompiglio a Wall Street con vendita opzioni put. Imita scommessa Buffett?

15 Gennaio 2019 12:50

Per ora, non si sa chi sia. Si parla di un trader anonimo, che ha creato non poco scompiglio nel mercato delle opzioni sull’azionario Usa.

Nella giornata di ieri, il trader ha provocato forti movimenti vendendo 19.000 contratti di opzioni put sull’indice S&P 500, facendo tornare in mente in questo modo la scommessa che Warren Buffett fece più di dieci anni fa quando, tra il 2004 e il 2008, vendette opzioni sugli indici azionari per miliardi di dollari.

Certo, la mossa del trader anonimo non potrebbe mai essere paragonata a quella di Buffett, in termini di valore delle transazioni.

Tuttavia, se Wall Street dovesse tornare a soffrire nel corso dei prossimi due anni, il trader potrebbe perdere più di mezzo miliardo di dollari.

Esattamente, stando alle rilevazioni effettuate dalla società analitica di opzioni Trade Alert, le 19.000 opzioni put smobilizzate dal trader lo obbligano a riposizionarsi sull’indice S&P 500 in data 18 dicembre 2020, in corrispondenza di un valore a 2.100 punti.

A meno che il listino non cali più del 22% rispetto al livello attuale di 2.582 entro quella data, la scommessa dovrebbe assicurare al trader un guadagno di $175 milioni.

Se invece lo S&P 500 dovesse perdere il 34% del suo valore entro il 18 dicembre del 2020, il trader potrebbe accusare una perdita superiore a mezzo miliardo di dollari, precisamente – secondo l’analisi di Refinitiv – pari a $558 milioni.

Nel caso di Buffett, la holding da lui fondata Berkshire Hathaway vendette opzioni sulle azioni nel periodo compreso tra il 2004 e il 2008, scommettendo che i mercati avrebbero messo a segno un rialzo nei 15-20 anni successivi. Berkshire guadagnò più di $4 miliardi in premi sulle opzioni.

Al momento è difficile fare previsioni. Sicuramente, Wall Street è stata particolarmente volatile negli ultimi mesi, con l’indice S&P 500 che ha terminato il 2018 in calo di quasi il 20% rispetto al record testato a settembre, per poi recuperare nelle sessioni successive e fino a oggi quasi la metà delle perdite sofferte.