Notizie Valute e materie prime Tra FED e tregua commerciale potrebbe riaccendersi la voglia di oro

Tra FED e tregua commerciale potrebbe riaccendersi la voglia di oro

12 Dicembre 2018 15:56

Il 28 novembre scorso Jerome Powell, il numero uno della FED, ha accennato al fatto che i tassi di interesse sono attualmente “appena al di sotto” del tasso neutro. Un notevole cambio di rotta se si pensa che solo il 3 ottobre aveva affermato di essere “molto lontani dal neutro a questo punto”. Che peso avranno le considerazione della banca centrale americana sull’oro è la domanda che si pone Névine Pollini, Senior commodity analyst di Union Bancaire Privée.

FED, dollaro e tassi influenzano la view sull’oro

 Recentemente l’oro ha scambiato all’interno di una forchetta di prezzo ristretta, con una tendenza rialzista e  opo la forte discesa avuta tra il 19 aprile e il 16 agosto scorsi, segna una performance negativa del 12,99%. Ad alimentare la performance del metallo giallo, la speculazione che la Fed potrebbe prendersi una pausa nel suo rialzo dei tassi. Il crollo del prezzo del petrolio e la forza del dollaro hanno indotto il mercato a credere che il rischio di un atteggiamento eccessivamente restrittivo da parte della Fed si stia in qualche modo attenuando e ciò, dice l’analista, ha aiutato il dollaro a stabilizzarsi dopo la recente impennata (dopo un rialzo al suo massimo del giugno 2017) e di contro ha stimolato i prezzi dell’oro.  Mentre rimane elevata la probabilità di un rialzo dei tassi di dicembre, il numero previsto di aumenti dei tassi dei Fed Funds nel 2019 è sceso da due a meno di uno. “Sebbene il rischio di un eccessivo restringimento si sia attenuato” afferma Pollini “manteniamo una view piuttosto neutrale sull’oro e riteniamo che rimarrà nel range”.

 La tregua commerciale incide sull’oro

 A influenzare positivamente la performance dell’oro anche la tregua di 90 giorni tra Stati Uniti e Cina, in quanto potrebbe ridurre la domanda del dollaro come valuta rifugio sicuro. Tuttavia, continua Pollini, nel medio termine il biglietto verde dovrebbe rimanere forte, sostenuto da ulteriori aumenti dei tassi di interesse, dalla disputa legata alla legge di bilancio italiana, dall’incertezza della Brexit e dal conflitto commerciale USA-Cina ancora irrisolto. I mercati, infatti, dovranno ancora affrontare a lungo il tema della rivalità tra Stati Uniti e Cina.