Notizie Notizie Italia Scatta l’ora dei beni rifugio, rally del Bund e oro ai massimi da luglio

Scatta l’ora dei beni rifugio, rally del Bund e oro ai massimi da luglio

6 Dicembre 2018 16:33

Mercati sintonizzati in modalità risk-off con le Borse europee ai minimi a due anni e che si apprestano ad archiviare la peggiore seduta da febbraio. A ridestare oggi il sell-off sulle Borse è stata la mossa degli Usa di far arrestare al Canada il direttore finanziario di Huawei, Wanzhou Meng, che è la figlia del fondatore del colosso cinese produttore di smartphone e prodotti elettronici. “L’arresto arriva in un contesto di preoccupazioni su commercio, tecnologia e cyber security – rimarca Michael Hewson, Chief Market Analyst di CMC Markets – e il caso Huawei arriva in un momento in cui le tensioni tra Cina e USA sul commercio sono in una fase molto delicata e potrebbero far deragliare tutto ciò che è stato concordato nel fine settimana tra Presidente XI e Trump”.

Beni rifugio di nuovo in vetrina
Al calo dell’azionario, con Piazza Affari che segna un calo di oltre 3% con il Ftse Mib a un’ora dalla chisuura delle contrattazioni, fa da contraltare la corsa ai cosiddetti beni rifugio. Tra questi figura anche il Bund, con il tasso del bond decennale tedesco sceso allo 0,24%, in restringimento del 12 per cento rispetto ai livelli della vigilia.

Risk-off che spinge al rialzo anche l’oro. Il prezzo del metallo giallo si è spinto fino a 1.249 dollari l’oncia, sui massimi a quasi 5 mesi.

 

 

Ftse Mib completamente dipinto di rosso, tonfo petrolio penalizza Saipem & co. 

Tutti i titoli del Ftse Mib risultano in calo con oil, banche e Stm in fondo al listino. A tenere banco oggi c’è anche l’atteso meeting Opec di Vienna con i big dell’Organizzazione che avreb bero trovato un’intesa per un taglio della produzione inferiore alle attese. Il prezzo del petrolio è così schizzato verso il basso riavvicinando i minimi toccati nelle scorse settimane in area 50 dollari al barile (future Wti).

A Piazza Affari soffrono così Saipem (-5,34%) e Teneris (-2,77%), con quest’ultima che ha visto arrivare dalle autorità argentine la richiesta di arresto preventivo di tutti gli indagati, compreso il presidente e amministratore delegato di Tenaris, Paolo Rocca.

Vendite massicce anche su Diasorin, peggior titolo del Ftse Mib con un tonfo di oltre il 6% a quota 73,3 euro, sui minimi da aprile. A scatenare le vendite sul titolo della società leader nelle biotecnologie, che proprio questa settimana ha fatto il suo ingresso sul Ftse Mib, è la bocciatura da parte di Kepler Cheuvreux che ha abbassato il giudizio a Hold dal precedente Buy. Il broker francese ha anche ridotto il target price da 100 a 76 euro.