Notizie Notizie Italia Partita Carige: Fiorentino non si defila e aspetta mosse di Mincione

Partita Carige: Fiorentino non si defila e aspetta mosse di Mincione

17 Luglio 2018 10:24

Paolo Fiorentino rompe il silenzio dopo le turbolenze delle ultime settimane. L’amministratore delegato di Banca Carige ha dato mandato ai suoi legali per procedere nei confronti dell’ex presidente di Banca Carige, Giuseppe Tesauro, che ha sollevato una questione morale legata alle intercettazioni tra Fiorentino e Parnasi.

Ieri sono arrivate anche le dimissioni di Vittorio Malacalza, anche lui polemico con la gestione Fiorentino. Ora in attesa dell’assemblea sarà decisivo vedere i rapporti di forza che si andranno a creare all’interno dell’azionariato con il probabile scontro tra la lista Malacalza e quella Mincione (che stando alle ultime indiscrezioni vorrebbe salire fino al 19,9% del capitale). Mincione punterebbe a una conferma di Fiorentino alla guida della banca.

LE PAROLE DI FIORENTINO
“Non intendo rimanere alla guida di Banca Carige a tutti i costi. Resterò se ci saranno le condizioni per portare avanti il piano di rilancio concordato con la Vigilanza della Bce, che punta a un’aggregazione in tempi ragionevoli con un’altra banca”, rimarca Fiorentino in un’intervista concessa al Sole 24 Ore.

“La mia permanenza – aggiunge l’ad – dipenderà anche dalla compagine azionaria. Non so se qualcuno intende presentarmi nella lista dei prossimi amministratori, ma non mi sembra questa oggi la priorità della banca”.

Raffaele Mincione settimana scorsa ha chiesto la convocazione dell’Assemblea degli Azionisti per il prossimo mese di settembre con ordine del giorno la revoca del Cda della banca e la conseguente nomina di un nuovo Cda. A tal riguardo è stato convocato il 3 agosto il cda che deciderà la data dell’assemblea.