Notizie Notizie Italia Marchionne: Jeep sarà brand più grande FCA. Magneti Marelli? Non sarà mai venduta. Spin-off in 2019, per me quotazione non serve

Marchionne: Jeep sarà brand più grande FCA. Magneti Marelli? Non sarà mai venduta. Spin-off in 2019, per me quotazione non serve

7 Marzo 2018 12:45

“Credo che come FCA dobbiamo cominciare il 2019 senza Marelli. Venduta? Mai, la voglio dare agli azionisti, come è avvenuto per la Ferrari. E comunque, “per me non serve una quotazione. Per la Ferrari la Ipo è servita più per necessità finanziarie“. Così Sergio Marchionne, amministratore delegato di FCA, parla del futuro della società componentistica, confermando le indiscrezioni circolate nelle ultime ore e riportate da Reuters:

Quattro fonti vicine a FCA avevano indicato infatti all’agenzia di stampa l’intenzione di FCA di lanciare uno spin off di Magneti Marelli senza raccogliere risorse attraverso l’emissione di nuove azioni, ma con l’assegnazione agli azionisti di FCA di partecipazioni, in proporzione alle quote attuali detenute in Fiat-Chrysler.

All’inizio, sottolinea Reuters, gli advisor avevano considerato un’Ipo di Magneti Marelli per raccogliere cash con l’obiettivo di tagliare il debito di FCA. Successivamente, tuttavia, la famiglia Agnelli – principale azionista di FCA – sarebbe stata scoraggiata dalle valutazioni basse del settore e avrebbe espresso anche il desiderio di non vedere diluita la quota detenuta nella società.

Da segnalare che oggi il gruppo di componentistica auto è valutato tra i 3,6 e i 5 miliardi di euro.

Sulla possibilità di un partner industriale per la Magneti Marelli, Marchionne ha affermato che una tale opzione può essere sondata, ma “deve avere un significato”.

Maggiori dettagli sul destino di Magneti Marelli e dell’intero gruppo di FCA si conosceranno solo quando Marchionne presenterà la sua nuova strategia, il prossimo 1° giugno.

Marchionne ha comunque ribadito la sua fiducia nel gruppo di componenti auto:  

“Credo nell’azienda. Ha un grandissimo futuro soprattutto in questo periodo di cambiamento sismico delle tecnologie“. E si è detto “contentissimo” se, a seguito dello scorporo, fosse la famiglia Agnelli, attraverso la holding Exor, l’azionista di maggioranza di Magneti Marelli.

L’AD di FCA ha rilasciato oggi altre dichiarazioni dal Salone dell’Auto di Ginevra, dopo che già ieri aveva illustrato la sua visione sul gruppo FCA, affermando che il brand principale di Fiat-Chrysler diventerà la Jeep.

“La strategia per Jeep è chiara. Abbiamo cercato di svilupparla in modo globale, abbiamo la conferma che diventerà il più grande brand del gruppo: è un marchio eccezionale, su cui dobbiamo puntare. Sarà una parte importante del piano che lanceremo il primo giugno”.

Su possibili alleanze e takeover di FCA da parte di gruppi stranieri, il manager ha fatto capire che non è assolutamente questo il momento.

Marchionne ha confermato le indiscrezioni relative a un incontro informale con i cinesi di Geely – prima che questi rivolgessero le loro attenzioni alla tedesca Daimler- riportate la scorsa settimana da Bloomberg News.

“Si sono presentati – ha detto – e in precedenza avevano incontrato dirigenti Fiat. Ma FCA sarà pronta a discutere su un eventuale interesse nei suoi confronti solo dopo aver completato il piano di crescita”.

“Lasciate al mercato valutare il piano del 2018 – ha chiesto – e poi, a un certo punto, se qualcuno sarà interessato, che venga e parli, ma non ora. Fino a quando quel processo non sarà completato e il mercato non riconoscerà il valore di ciò che è stato realizzato, una qualsiasi discussione su un eventuale acquisto di qualsiasi cosa non ha senso”.

“Siamo concentrati sugli obiettivi al 2020 e siamo impegnati su questo. Ora non è il momento, siamo troppo occupati, dobbiamo finire quanto abbiamo iniziato“.

Colosso cinese controllato dal miliardario Li Shufu, Geely avrebbe avvicinato FCA alla metà del 2017, secondo le indiscrezioni, nell’ambito di un piano per espandersi oltre alla Cina.

L’incontro si sarebbe concluso con un mancato accordo sul prezzo, portando Li a guardare altrove, e ad annunciare lo scorso mese l’acquisto di una quota di 7,3 miliardi di euro in Daimler.