Notizie Indici e quotazioni Fuga dall’azionario a livelli record. Jim Rogers avverte: verso mercato orso peggiore dei nostri tempi

Fuga dall’azionario a livelli record. Jim Rogers avverte: verso mercato orso peggiore dei nostri tempi

9 Febbraio 2018 13:21

Per chi avesse dubbi sulla fuga dall’azionario che ha messo KO Wall Street in quest’ultima settimana, arriva la nota di Citigroup che scrive che, nella setttimana terminata lo scorso 7 febbraio, i fondi obbligazionari hanno assistito a flussi in entrata per un valore di 4 miliardi di dollari, mentre i fondi azionari hanno perso ben $30,6 miliardi. Si tratta dei flussi in uscita peggiori di sempre dai fondi azionari, successivi ai flussi in entrata a livelli record che erano stati testati soltanto due settimane fa, pari a $33,2 miliardi. 

La fuga ha interessato soprattutto i fondi Usa, che hanno assistito a smobilizzi per $32,9 miliardi.

Tutto questo mentre gli investitori cercano di riprendersi dallo shock della vigilia, che ha visto il Dow Jones crollare di 1000 punti per la seconda volta in una settimana.

Jim Rogers, l’investitore veterano considerato guru di Wall Street, dice la sua e afferma che il prossimo mercato orso che colpirà l’azionario sarà il peggiore di quelli a cui ha assistito nel corso della sua vita.

Rogers precisa che la sua osservazione non significa che l’azionario stia entrando nel mercato orso in questo momento; allo stesso tempo, riferisce in un’intervista telefonica a Bloomberg, Rogers ammette anche di non essere sorpreso del fatto che Wall Street sia tornata a scendere nella sessione di ieri.  E il suo outlook è di un sell off che continuerà, in una situazione, tra l’altro, in cui lo S&P è entrato ufficialmente in fase di correzione, viaggiando a valori inferiori del 10% rispetto ai massimi precedentemente testati:

“Quando ci troveremo di nuovo di fronte a un mercato orso, e ciò accadrà, sarà il peggiore dei nostri tempi – ha detto Rogers, presidente dell’omonimo Rogers Holdings, in un’intervista rilasciata a Bloomberg – Il debito è ovunque, ed è molto, molto più alto”. 

Tra i motivi per essere preoccupati viene citata di fatto l’accumulazione dei debiti che è avvenuta a livello globale dai tempi della crisi finanziaria, specialmente negli Stati Uniti.

Fasi di mercati orso non sono mancate negli anni precedenti: il Dow Jones è crollato più del 50% durante la crisi finanziaria, dal record testato nell’ottobre del 2007 fino al minimo del marzo del 2009; sempre il listino dei titoli industriali aveva segnato in precedenza un tonfo del 38% durante la bolla dot-com, dai picchi del 2000 fino al minimo del 2002.

Così ha commentato le dichiarazioni di Jim Rogers Mike Evans, direttore generale di Alibaba Holding ed ex banchiere di Goldman Sachs, in un’intervista rilasciata a Bloomberg:

“Jim parla di correzioni severe da quando ho iniziato a lavorare più di 30 anni fa. Sono sicuro che arriverà il momento in cui avrà ragione“. 

In ogni caso, è lo stesso Rogers a dire che ci sarà un nuovo rally dell’azionario.

“Non sono affatto bravo a stabilire i tempi dei mercati, ma forse (l’azionario) continuerà a trascinarsi fino a marzo, quando (la Federal Reserve) alzerà i tassi di interesse..e sembra che a quel punto i mercati segneranno un rally”.

In ogni caso, sulle scelte da fare ora, l’investitore rende noto che si posizionerà sulle commodities agricole, visto che a suo avviso i loro prezzi sono sotto pressione da un po’ di tempo.