Notizie Valute e materie prime Euro ai nuovi minimi annui dopo delusione Pmi, arranca anche la sterlina

Euro ai nuovi minimi annui dopo delusione Pmi, arranca anche la sterlina

23 Maggio 2018 12:34

Le deboli indicazioni dagli indici Pmi stanno acuendo oggi il cattivo umore dell’euro che ha aggiornato i minimi da fine 2017 contro il dollaro. La divisa unica europea sembra pagare anche le maggiori tensioni legate alla situazione italiana. Attualmente, la divisa unica europea cede quasi lo 0,5 per cento contro il dollaro in area 1,1727 dopo aver toccato un minimo poco sotto 1,17 (1,1699) aggiornando così i minimi a circa sei mesi.

Hanno deluso i PMI della Germania e dell’eurozona sia sul fronte manifatturiero che servizi. In particolare la lettura preliminare di maggio del Pmi manifatturiero per la zona euro evidenzia un calo a 55,5 punti dai 56,2 della passata rilevazione. Gli analisti indicavano un dato pari a 56,1 punti.

Anche l’euro sembra risentire dell’evoluzione del quadro politico in Italia. “Sebbene i timori di una Italexit
rimangano molto contenuti – sottolineano gli esperti di IG – gli investitori temono che l’allentamento fiscale del Paese con il più alto debito/Pil del Vecchio continente possa rispolverare la crisi del debito del 2011. “Nonostante la recente forza del dollaro – aggiungono da IG – crediamo che almeno un paio di figure siano riconducibili all’incertezza politica italiana. Una proliferazione dei timori oltreconfine potrebbe spingere il cambio sino in area 1,15. Difficile attendersi un livello più basso al momento, alla luce degli strumenti spiegati dalla Bce negli ultimi anni, come il Quantitative Easing (QE) e l’Outright Monetary Transactions (OMT)”.

Stasera attesa per il rilascio dei verbali della Federal Reserve dalla riunione della politica di maggio. Domani invece la Germania pubblica il PIL finale del 1° trimestre e la BCE pubblicherà i verbali della riunione politica di aprile

Sterlina affonda dopo inflazione Uk
Sterlina ai nuovi minimi a cinque mesi dopo che i deboli riscontri dall’inflazione, scesa più del previsto ad aprile. I dati vedono i prezzi al consumo in Gran Bretagna salire al ritmo del 2,4% annuo ad aprile rispetto al 2,5% atteso. Il rallentamento della corsa dei prezzi potrebbe allentare la pressione sulla Bank of England per aumentare i tassi di interesse.

Ieri il governatore della Bank of England, mark Carney, ha affermato che l’istituto potrebbe decidere di alzare i tassi nei prossimi mesi a patto che il rallentamento economica dello scorso trimestre si riveli temporaneo.