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Brexit: spunta un pre-accordo, sterlina in attesa del verdetto del governo inglese

14 Novembre 2018 10:20

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Torna la speranza di un accordo sulla Brexit. Oggi la premier inglese Theresa May presenterà ai suoi ministri il progetto di intesa raggiunto con l’Unione europea dopo mesi di stallo nelle trattative, cercando di convincerli a superare le loro divisioni e approvarlo, così che si possa scongiurare un’uscita “no-deal”. L’approvazione da parte del governo inglese è necessaria per proseguire i negoziati con Bruxelles e raggiungere un accordo definitivo che dovrà essere firmato dal parlamento britannico ed europeo prima della data del 29 marzo, quando la Gran Bretagna uscirà dal blocco europeo.

Oggi pomeriggio alle 15 (ore italiane) si riunirà il Consiglio dei Ministri inglese per discutere di questo pre-accordo che potrebbe scongiurare una no-deal Brexit (una Brexit senza accordo). Sempre oggi dovrebbero riunirsi i rappresentanti diplomatici permanenti dei 27 paesi Ue per discutere dello stato delle trattative. Se i ministri britannici dovessero trovare oggi una intesa, all’incontro odierno potrebbe seguire nei prossimi giorni una riunione straordinaria del Consiglio europeo, per proseguire spediti verso un accordo definitivo.

Il nodo sui confini d’Irlanda
Il testo della bozza non è stato diffuso ma secondo alcune indiscrezioni di stampa affronta alcune delle più importanti questioni, tra cui la gestione delle dogane e il confine irlandese. In particolare, l’accordo dovrebbe prevedere la permanenza della Gran Bretagna all’interno dell’unione doganale e di fatto nel mercato unico, oltre che la reintroduzione di un nuovo confine fisico fra le due Irlande, per le quali sarebbero state previste clausole speciali. L’iniziale schema della Brexit prevedeva un confine rigido fra la Repubblica d’Irlanda e l’Irlanda del Nord (quest’ultima regione del Regno Unito).

Spada di Damocle sulla May
“Questo accordo – ha commentato Stephanie Kelly, economista politica di Aberdeen Standard Investments – è certamente un successo e nessuno può illudersi di quanto sia stato difficile raggiungere questo risultato. Ma non siamo arrivati alla fine. Le insidie sono sulla spinosa questione del confine irlandese. Tutto dipende da questo e, in ultima analisi, se Theresa May riuscirà a far passare il tutto in Parlamento. C’è una spada di Damocle che sovrasta Theresa May e che è in mano ai suoi stessi deputati. Theresa May deve ancora convincere loro e il resto del Parlamento, e la conclusione non è scontata”. L’intesa raggiunta lascerebbe infatti perplessi molti ministri, alimentando una forte incertezza sulla posizione che prenderanno. La scorsa settimana, il segretario di Stato per i Trasporti Jo Johnson ha chiuso la porta al governo, affermando che l’accordo in via di definizione è “un terribile errore”.

La notizia non sostiene la Borsa di Londra che segue l’intonazione negativa degli altri listini del Vecchio continente, mostrando un calo di circa l’1 per cento. Reazione debole anche sulla sterlina che rimane piatta nei confronti di euro mentre segna un fiacco -0,08% verso il dollaro, in attesa di sviluppi. Se infatti il pre-accordo non dovessere essere approvato dai ministri inglesi, il rischio di una no-deal Brexit dominerebbe la scena con tempi (e quindi possibilità) sempre più stretti per il governo May di definire un piano prima del prossimo 29 marzo.